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Te la racconto io Alessandria: Palazzo Ghilini
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24 Novembre 2025
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06:00
Confartigianato Alessandria
Te la racconto io Alessandria: Palazzo Ghilini
La costruzione inizia nel 1732 su progetto dell’astigiano Benedetto Alfieri (1700/1767), nipote del marchese Tommaso Maria Ghilini, committente dell’opera che ha preso il suo nome.

Palazzo Ghilini è un bellissimo edificio in stile barocco piemontese della città di Alessandria, uno dei più monumentali del suo centro storico e si affaccia su Piazza Libertà, luogo ove ha sede anche il vicino Palazzo del Comune. 

La facciata in mattoni a vista ripropone in modo assai elegante i moduli del barocco.

La costruzione inizia nel 1732 su progetto dell’astigiano Benedetto Alfieri (1700/1767), nipote del marchese Tommaso Maria Ghilini, committente dell’opera che ha preso il suo nome.

La storia della famiglia Ghilini si muove in parallelo con la storia della città di Alessandria fin dalla sua fondazione: vescovi, cardinali, letterati, capitani d’arme, diplomatici; il palazzo vuol essere il segno tangibile della potenza economica della famiglia alessandrina.

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Era dal 1703 che il Ghilini pensava di erigere una grande dimora e per questo aveva gradualmente acquistato gli edifici che occupavano l’area prescelta.

Il palazzo fu costruito in tempi diversi e, alla data indicata, riportata sul fronte verso il cortile, venne edificato il corpo centrale dall’architetto Domenico Caselli. Le due ali laterali, anche se rispecchiano fedelmente il progetto originale, furono realizzate in epoca più tarda: il lato su via Pontida nel 1766, il lato su via Parma ai primi dell’Ottocento quando il palazzo non appartiene più ai Ghilini ma bensì al governo francese, che sembra abbia disperso con prezioso arredo, anche i dipinti dei maestri rinascimentali.

Con la restaurazione dei Savoia l’edificio passa allo Stato diventando Palazzo Reale. Nel 1869 infine il Consiglio Provinciale di Alessandria lo acquista, destinandolo agli uffici della Provincia ed a sede della Prefettura. Dal portale centrale ci si immette in un primo atrio ottagonale seguito da un secondo atrio più vasto con capitelli pensili. Dal secondo atrio si accede a due corti interne: una civile con giardino ed una rustica. Uno scenografico doppio scalone a tenaglia porta ai quattro piani superiori. Per l’eleganza e la signorilità degli interni, il palazzo ha ospitato molti personaggi illustri, tra cui papa Pio VII nel 1804, Napoleone Bonaparte e l’Imperatrice Giuseppina nel 1805, 1807 e 1810.