Politica
La polemica
Il segretario Dem ribatte all'assessore: "
1 Dicembre 2025
ore
11:10
VALENZA - Continua la querelle politica , originata dalla mancata votazione di Fratelli d'Italia alla variazione di bilancio, la qual cosa ha obbligato l'amministrazione a una corsa contro il tempo per reperire 30mila euro da destinare agli eventi natalizi. A Valenza, complice il fatto che nel 2026 ci sarà il rinnovo del Consiglio comunale, ormai la tensione è palpabile. E, dopo l'ironica "vignetta" ironizzante sull'assessore Alessia Zaio che il segretario Pd, Giosuè Orlando , aveva immaginato come una pattinatrice (visto il sostegno della Zaio alla pista di pattinaggio, come luogo di aggregazione), e la replica della Zaio stessa, ecco la controreplica di Orlando Aggregazione, come? Che parte dal bando per l'assegnazione di spazi a centro aggregativo dell'associazione Sping Up (si chiedeva uno spazio nell'ex Carducci, dove è previsto il Museo di arte orafa). " Il bando vinto era stato scritto in partenariato con il Comune , nello specifico con il coinvolgimento degli uffici comunali - fa sapere Orlando - Il progetto aveva anche ricevuto le lettere di sostegno di molte associazioni. 77.000 euro erano pronti da spendere per i giovani nel lontano 2021, con un progetto concreto: sala prove, aule studio, centro conferenze e tante altre iniziative che avrebbero coinvolto i nostri ragazzi e altre realtà del nostro territorio. Oggi siamo ancora qui ad aspettare una fantomatica ristrutturazione. Mettiamo a posto un edificio e cosa ci mettiamo dentro? Parole, tante parole, e promesse proprio quando si avvicinano le elezioni.... Era già tutto pronto anni fa, doveva solo essere attuato, intanto i giovani di allora sono adulti e sono scappati da Valenza". "Visione miope" "Già allora - aggiunge il segretario Pd - i partner di progetto erano a conoscenza che l’edificio indicato come sede era stato ipotizzato come futura location del museo dell’arte orafa. Proprio per questo, fin dalla scrittura, si era valutata la possibilità di far convivere le due realtà nello stesso spazio. Cosa rimane ai ragazzi che, per ammissione della Zaio stessa, vagano senza meta perché manca un luogo di ritrovo? Bastava avere una visione meno miope, o forse non accecata dall'orgoglio, per sostenere un'iniziativa spontanea, pensata da giovani per i giovani, ed oggi ci sarebbe un centro di aggregazione come punto di riferimento".