Valenza, dipendenti comunali contro il sindaco per il mancato aumento
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl criticano la scelta dell’amministrazione di non applicare gli aumenti previsti dal Decreto Zangrillo. Durissime reazioni politiche
VALENZA – Di nuovo venti di polemica a Valenza. Il tema è quello del mancato aumento e adeguamento degli stipendi ai dipendenti comunali, circa 120 persone – che sarebbe stato rinviato – formalizzato con il Decreto Legge 25/2025 convertito in legge n. 69/2025, emanato dal Ministro Zangrillo.
Oddone: «Un sacrificio di due mesi»
«Abbiamo avuto esigenze per una variazione d’urgenza – la spiegazione del sindaco Maurizio Oddone – Fondi che abbiamo voluto destinare alla manutenzione cittadina e a qualche potatura. Capisco il malumore, ma io devo accontentare i cittadini valenzani. È una scelta impopolare che dimostra evidentemente che non agisco con la volontà di fare campagna elettorale. Questi fondi che abbiamo deciso di utilizzare così, non si potevano “prendere da un’altra parte, anche se stiamo valutando se c’è modo di recuperare la situazione, nelle prossime settimane. Sicuramente a dicembre, nel preventivo di bilancio, il fondo sarà messo al suo posto, e l’aumento arriverà. Si tratta di un sacrificio di due mesi».
I sindacati: «Il sindaco? Mette le mani avanti»
«Lo scorso martedì si era tenuto un incontro tra il sindaco, le Organizzazioni sindacali e le RSU del Comune di Valenza – ricostruiscono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl Alessandria unitamente alle RSU del Comune di Valenza – Per il prossimo 19 novembre è già stata fissata un’assemblea sindacale dove formalmente i dipendenti verranno informati dalle sigle sindacali e dalle RSU di quanto è emerso durante l’incontro di contrattazione avvenuto. Fino a quella data non si prenderanno decisioni in merito ad azioni sindacali da intraprendere».
Così Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl Alessandria: «Riteniamo come Organizzazioni Sindacali ed RSU che il tentativo messo in atto dal Sindaco, di anticipare lo scontento su un tema importante come i soldi che permettono ai dipendenti comunali di ricevere un aumento, sia prematuro e forse mirato a mettere le mani avanti, depistando da altre problematiche – spiegano in una nota – Non ci stiamo a farci imbrigliare in questa polemica perché abbiamo rispetto di Valenza, città che meriterebbe ben altro, sarebbe stata più simpatica da parte del sindaco una dichiarazione più nelle sue corde, come per esempio, Non ho ritenuto di destinare queste risorse ai dipendenti del Comune perché c’è da costruire il tunnel sulla Colla! Oppure la piscina, ma l’asfaltatura proprio no e nemmeno la manutenzione del verde. Queste cose fanno assai più sorridere, come fa sorridere il fatto che dopo cinque anni si ricorda di tutto questo».
«Sarebbe infatti, a nostro parere, riduttivo limitare il motivo di tale rottura al mancato riconoscimento di un adeguamento di stipendi. Noi non vogliamo avviare un botta e risposta su questo, soprattutto prima di aver informato i dipendenti di quanto sarebbe stato deciso da parte dell’Amministrazione comunale a danno loro. Auspichiamo che certe scelte siano state prese nell’interesse dei cittadini. Il tema è delicato. Se proprio dobbiamo dare dei numeri si tratta di poche decine di euro all’anno destinate ai dipendenti comunali che come è noto operano in un settore importante per la cittadinanza e che registra salari bassi e, nel caso specifico di Valenza, anche un’opinabile gestione del personale stesso e delle attrezzature che vengono fornite per lo svolgimento della mansione. Da anni denunciamo la carenza di organico, attrezzature adeguate e mezzi fatiscenti. Se l’amministrazione comunale ritiene opportuno dirottare questi fondi verso altre voci di spesa, come manifestazioni o altro, auspichiamo che tale sacrificio dei dipendenti sia a beneficio della collettività. Il tentativo depistante di anticipare reazioni negative per gli aumenti salariali già previsti dal Fondo, che prevedeva circa 40 mila euro in arrivo già nei mesi di novembre e dicembre, non riteniamo sia funzionale ed efficace e tecnicamente non fattibile».
Le reazioni di Capuzzo, Ballerini e Orlando
In merito ci sono reazioni politiche: «Il sindaco, ancora una volta dimostra la sua inadeguatezza al ruolo che ricopre, a farne le spese questa volta i dipendenti del Comune, preziosi collaboratori sui quali si dovrebbe investire e non, come fa il sindaco, mortificare – spiega l’ex consigliere leghista Guido Capuzzo Lamperti – Mentre il sindaco e la sua giunta pensano a farsi belli con gli eventi e le manifestazioni, con uno sconsiderato sperpero di denaro pubblico, la città è uno scempio! Le sue bugie hanno stufato tutti, e la battuta sulle risorse risparmiate per i 2 assessorati in meno, è una scusa meschina, le gravi mancanze che ci sono state negl’ultimi mesi, sono sotto gli occhi di tutti, proprio perché ci sono anche due assessori in meno!! Decoro, viabilità, bilancio e personale, guarda caso le deleghe degl’assessori cacciati!».
«Dopo aver distrutto una città, utilizzato le risorse in modo discutibile, impoverito drasticamente il capitale umano dei dipendenti comunali (molti scappati), eccoci alla fase finale di questo dramma… neanche il buon gusto di riconoscere doverosamente i diritti economici ai dipendenti che peraltro hanno subito in prima persona questo scempio… un’altra dimostrazione di una totale assenza di rispetto e soprattutto di visione… il capitale umano è una risorsa su cui investire non una zavorra da abbandonare… – le parole del civico Luca Ballerini sui social – E poi tra le varie bugie raccontate per giustificare l’assenza di soldi per i dipendenti quella del risparmio sugli assessori è bellissima… gli assessori sono 3 e non cinque per incapacità politica (e non degli assessori eliminati) e non per risparmio… che il sindaco e gli assessori rimasti si dimezzino lo stipendio a dimostrazione di vicinanza ai dipendenti… i soldi dovrebbero mancare per tutti, non solo per alcuni… E sulle altre bugie?… informatevi su chi sta pagando questi ripristini stradali (peraltro degni di una città in guerra)… spero che le carreggiate delle strade vengano fatte entrambe, altrimenti avremo una città rattoppata bicolore. Sempre più schifato e soprattutto preoccupato per la mia città…».
«In questi anni di amministrazione, con il sindaco Oddone abbiamo assistito a qualsiasi cosa: promesse non mantenute, continui rinvii, nessuna assunzione di responsabilità. Anzi, spesso, di fronte a ogni ritardo o problema amministrativo, il sindaco Oddone ha sistematicamente scaricato le responsabilità sui dirigenti comunali. Sempre colpa di qualcun altro – dice il segretario cittadino del Pd Giosuè Orlando – Mai ci saremmo aspettati, però, che a fare le spese delle scelte scellerate del sindaco sarebbero stati i dipendenti comunali, sacrificati sull’altare delle esigenze di visibilità elettorale. La decisione di negare 40.000 euro di aumenti previsti ai lavoratori comunali, dirottando 30.000 euro verso manutenzioni urbane (che peraltro lasciano parecchio a desiderare), è una scelta inaccettabile che rivela priorità sbagliate. I dipendenti comunali garantiscono ogni giorno servizi essenziali ai cittadini valenzani. Sono la spina dorsale del funzionamento amministrativo e meritano rispetto, non sacrifici imposti unilateralmente. Ma il quadro è ormai devastante: dopo la revoca delle deleghe a Merlino, il sindaco ha chiesto un incontro alle segreterie provinciali delle forze di maggioranza per ricomporre la giunta. La risposta è stata eloquente: l’hanno snobbato. Nessuno vuole più entrare in questa amministrazione. Per questo la giunta è ridotta a soli tre assessori, con il sindaco che ha dovuto assumere ad interim ben dieci deleghe. Un’amministrazione politicamente isolata, snobbata dai propri stessi alleati, che ha perso il dialogo con i dirigenti e ora anche con i propri dipendenti, è un’amministrazione finita, incapace di governare le complessità della città. Valenza merita un’amministrazione seria, che mantiene gli impegni, dialoga con i lavoratori, si assume le proprie responsabilità e definisce priorità chiare nell’interesse della comunità».