Valenza, le strategie dei Fratelli senza disturbare la Lega

Dopo il caos in Giunta, il partito della Meloni non dovrebbe fare barricate: gli interessa prendersi Alessandria

VALENZA – Vi assicuriamo che c’è di meglio da fare, in questi giorni, rispetto al discutere su quel che succede nell’Amministrazione comunale di Valenza.

Ma poiché il sindaco Maurizio Oddone (Lega) ha deciso di vivacizzare l’agosto defenestrando l’assessore Luca Merlino (Fratelli d’Italia), ecco l’appiglio per una valida alternativa alla spiaggia, alla piscina o alla ‘Settimana enigmistica’ che va bene pure come ventaglio e dissuasore di zanzare.

La serpe in seno?

Merlino è stato giudicato “la serpe in seno” alla Giunta. Da qui il congedo, malgrado non molto tempo fa Oddone ne avesse pubblicamente difeso l’operato. E così quello che è il gruppo consiliare più numeroso a Palazzo Pellizzari, ovvero Fratelli d’Italia, si ritrova senza assessori.

Di più: se ne sta fuori da una maggioranza che, a detta di Silvia Raiteri (“mente” dei Fratelli valenzani), appoggerà solo dall’esterno, con tutto quel che ne conseguirà (a partire dal far mancare, a piacere, il numero legale, che già traballa).

Fratelli morbidi

I Fratelli hanno tenuto una posizione di sostanziale neutralità. Avrebbero potuto difendere il “loro” Merlino, ma pare non l’abbiano fatto con la medesima convinzione che, probabilmente, avrebbero usato per un uomo convintamente di destra (Merlino arriva da esperienze opposte…).

Avrebbero anche potuto attaccare Oddone, ma si sono limitati a masticare un “così non va bene, però vediamo”. Certo, ad agosto non è che uno si mette a far rivoluzioni, però il trovarsi d’improvviso (?) senza assessore (l’unico che avevano in Giunta) avrebbe potuto far pensare a qualche fiammata più vigorosa.

Elezioni al centro

E allora, pur sapendo che c’è di meglio da fare, proviamo a imbastire un ragionamento, pensando soprattutto alle elezioni amministrative di primavera. Merlino difficilmente sarà nello schieramento di centrodestra.

E’ probabile, piuttosto, che consolidi l’amicizia con un altro Luca, quel Ballerini (di Valenza Futura, gruppo di opposizione) che, tutto sommato, si sta muovendo, forte del fatto che dalle parti del centro (di cui dovrebbe essere un rappresentante) si muovono anche l’ex leghista Capuzzo Lamperti e soprattutto la formazione liberaldemocratica, che a Valenza ha Mauro Milano tra gli interpreti, ma che ad Alessandria è sostenuta dai Moderati e, soprattutto, dal vicesindaco Giovanni Barosini (Azione). Il quale ora sta vivendo un’esperienza di centrosinistra, ma che è stato assessore nel centrodestra.

L’idea di un Terzo Polo non è balzana, ammesso che non diventi il secondo se il Pd (ah, sì: c’è anche il Pd), in difficoltà nel trovare un candidato a sindaco, si allei coi centristi per insidiare, davvero, Oddone.

A meno che Alessia

Perché Oddone, diciamolo pure, a oggi è il candidato a sindaco della Lega, ma anche del centrodestra tutto. Qualunque cosa può succedere, ovviamente, ma a oggi, con Forza Italia che difficilmente spariglierà le carte (a meno che Alessia Zaio…), Fratelli d’Italia – della cui linea morbida s’è detto – non andrà a impelagarsi in una battaglia senza certezze.

Dunque, potrebbe appoggiare Oddone e che se la vedano lui e la Lega. Così, in caso di sconfitta, i Fratelli potrebbero sempre dire di avere avuto responsabilità marginali.

Fratelli interessati

Ma, soprattutto, Fratelli d’Italia, primo partito della provincia, è interessato ad ottenere la leadership nella prima città della provincia, dunque Alessandria. Ragionamento: la Lega guida già Casale e Tortona, si potrebbe tenere anche Valenza (su Acqui servirebbero ragionamenti a parte; gli altri due centrizona sono del centrosinistra), a patto che non ostacoli una “bella candidatura di destra” là dove si cercherà il successore di Abonante.

Da tutto ciò si potrebbe intendere che il “caso Merlino” non lascerà molti strascichi, specie se, al momento di rinforzare la Giunta (succederà ai primi di settembre, immagino), Oddone non voglia infastidire il plenipotenziario dei Fratelli in provincia, ovvero quel Federico Riboldi di cui non è acerrimo avversario neppure Luca Ballerini…

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