Valenza, l’anziana cade, tre giovani la soccorrono e riaccompagnano a casa
Il ringraziamento del figlio che dai social raggiunge i ragazzi
VALENZA – Un gesto solidale a Valenza, avvenuto sabato sera, riporta alla luce l’importanza della gentilezza e dell’altruismo verso il prossimo. Protagonisti dell’episodio tre giovani – Andrea Milano, Giada Insinna e Annalisa Insinna – che hanno prestato soccorso a Pinuccia Bruno, 80 anni, caduta a terra mentre rincasava.
L’incidente in piazza Gramsci
Erano circa le 20 quando l’anziana, che vive sola, stava facendo ritorno a casa. Nei pressi di piazza Gramsci, all’angolo con corso Garibaldi, la donna è inciampata e ha perso l’equilibrio, riportando una contusione al ginocchio e diverse escoriazioni alle mani. Spaventata e dolorante, non riusciva a rialzarsi da sola.
L’intervento dei ragazzi
Proprio in quel momento si sono avvicinati tre ragazzi. «Si sono subito prodigati, le hanno chiesto se stava bene e, con grande gentilezza, l’hanno aiutata ad alzarsi» racconta Carlo Carletti, figlio di Pinuccia. I tre giovani, con alcune salviette prese dalla vicina gelateria Soban, l’hanno così aiutata a ricomporsi. Nonostante la proposta di accompagnarla al pronto soccorso, la nonnina ha preferito rientrare a casa. I ragazzi non solo l’hanno riaccompagnata fino alla porta, ma si sono sincerati che stesse bene e che chiamasse il figlio, prima di lasciarla.
Il grazie del figlio: «Un esempio da raccontare»
Toccato dal racconto della madre, Carlo Carletti ha deciso così di lanciare un appello pubblico sui social per ringraziare quei giovani. «Mia madre continuava a ripetere quanto fossero stati bravi e gentili. Mi è sembrato giusto raccontare questa storia, anche per contrastare la tendenza a demonizzare i ragazzi di oggi. Esistono ancora giovani attenti e rispettosi».
Carlo ha voluto anche contattare il padre delle due ragazze, che conosce per motivi lavorativi, per esprimergli la propria gratitudine. «Tutti mi dicono che è normale aiutare qualcuno in difficoltà, ed è vero. Ma in un tempo in cui anche la normalità rischia di passare inosservata, credo sia doveroso valorizzare questi gesti».
Il ragazzo che ha soccorso Pinuccia si è mostrato persino sorpreso dell’attenzione ricevuta: «Mi ha detto che non aveva mai fatto nulla del genere per finire sui giornali. Ma è proprio da piccoli episodi come questo che si costruisce una civiltà solidale».