L’auto per le pizze, rubata e poi abbandonata (dopo il tam-tam social?)
Disavventura a lieto fine nello scorso fine settimana a Valenza
VALENZA – Un sabato sera che sembrava come tanti, durante il pieno delle consegne, si è trasformato in un incubo per Giusy Nicolosi, titolare della pizzeria Pizza Sì in corso Matteotti a Valenza e figura di riferimento nel mondo del volontariato locale come responsabile della Croce Rossa. Intorno alle 20, mentre il fattorino stava caricando le pizze, la Fiat Panda blu utilizzata per le consegne è sparita.
Il furto improvviso davanti alla pizzeria
«Il ragazzo è entrato a prendere le pizze, ed è uscito senza trovare più la macchina», racconta Nicolosi. Inizialmente si è pensato a uno scherzo, ma l’ipotesi è stata subito scartata. Il veicolo, adattato con un forno fisso nel bagagliaio, era essenziale per l’attività.
«Il forno è fissato, non è qualcosa che si smonta facilmente», spiega la titolare. Dopo i primi attimi di smarrimento, è scattata la segnalazione ai Carabinieri e la comunicazione pubblica: Giusy ha pubblicato un post su Facebook per avvisare i clienti dei ritardi nelle consegne.
Il tam-tam social e il ritrovamento
La segnalazione online ha generato un’ondata di condivisioni. «Non mi aspettavo tutto questo. L’ho fatto solo per avvisare i clienti, e invece la notizia ha fatto il giro della comunità», racconta. Due giorni dopo, lunedì mattina, una conoscente le ha inviato una foto: «Mi ha chiesto se poteva essere la mia macchina. Ho ingrandito l’immagine e ho riconosciuto il forno. Era la mia Panda».
Il veicolo è stato ritrovato parcheggiato a Torre Beretti, a pochi chilometri da Valenza. Nicolosi ha immediatamente avvisato i Carabinieri, che sono intervenuti per chiudere il caso e revocare la denuncia.
Nessun danno al veicolo
Fortunatamente, la Fiat Panda blu è tornata a casa senza danni. Le ragioni del furto restano ignote: «Forse si sono spaventati per la risonanza sui social, o si sono accorti che era un mezzo da lavoro poco utile», ipotizza la titolare. Resta però l’amarezza per l’accaduto e la gratitudine per il sostegno ricevuto dalla comunità.