Cronaca di Valenza dal 1834 al 1910
La storia della città, a cura del professor Maggiora
VALENZA – Le principali notizie su Valenza dal 1834 al 1910 comprovano che in questo lasso di tempo cambiano le condizioni di vita, i rapporti fra le generazioni e i generi, fra le classi e le culture. Nel corso di questo periodo Valenza si trasforma a una velocità senza precedenti.
– 1834 — agosto — Valenza affida le sue scuole alla Congregazione dei Somaschi.
– 1836 — In Regione Vecchio Porto viene costruito un robusto ponte natante in barche, a pedaggio, composto da 28 barche di metri 18,50 x 12,30 ciascuna, che sostengono il tavolato stradale.
– 1837 — Annibaldi è nominato sindaco dal re.
– 1839 — ottobre-novembre — La piena del fiume Po causa gravi danni ai terreni coltivati e alle strade. La cascina di Cassolo Alessandro, situata sulla riva sinistra del fiume, è distrutta dalle acque. Nella notte tra il 17 e il 18 ottobre, quando l’edificio crolla, la famiglia Restelli, composta dal padre e dalla madre con due figlie, cerca di mettersi in salvo. Il padre si rifugia su un albero, mentre le donne si arrampicano su un pagliaio appoggiato a un pilastro, l’unica parte della cascina rimasta in piedi. I disperati invocano aiuto per tutta la notte finché, all’alba, le loro grida sono udite da Bianchi, comandante di tre barche ferme sotto Valenza per caricare vino. Bianchi e i suoi dipendenti Andolfi Luigi, Bocchi Ambrogio, Cassiani Giovanni Battista e Bolchi Giovanni Antonio, riescono ad attraversare il fiume e a salvare la famiglia Restelli. Successivamente, il 3 novembre, quando il fiume è nuovamente gonfio, si rompe la fune del porto che serviva in luogo del ponte per il transito tra una riva e l’altra. Il Porto viene trascinato via dall’impeto della corrente, insieme con ciò che vi era sopra, cioè 4 cavalli, 4 buoi, un conduttore, otto forestieri (quasi tutti militari), un postiglione, tre portolani e due inservienti. Dopo accurate ricerche, il Porto sarà finalmente trovato a Bassignana, per fortuna senza provocare altri guai.
– 1843 — 29 maggio — Il re Carlo Alberto, succeduto a Carlo Felice nel 1831, è ricevuto, con il real seguito, dal sindaco Lorenzo De Cardenas (in carica dal 1840 al 1845) quindi, in carrozza, tra un bagno di folla, visita la città, l’Ospedale Mauriziano, quello degli Incurabili, l’Opera Pia Pellizzari e le demolite fortificazioni verso Po.
– 1846 — maggio — Eccezionale piena del Po che rompe tutti gli argini da Bozzole a Bassignana, e porta via quasi interamente il ponte di barche, rendendo tutto più complicato.
– 1846 — 17 luglio — Temporale con grandine voluminosa ai limiti dell’incredibile, che fa a pezzi i vigneti, abbatte nella valle del Po moltissimi alberi, devasta i viali, scoperchia case e rompe nuovamente il ponte di barche.
– 1847 — 11 settembre — Si tiene la cerimonia di posa della prima pietra del ponte sul Po, alla presenza di re Carlo Alberto.
– 1846 — 14 settembre — Altro temporale che reca gravi danni alla campagna.
– 1848 — Riconfermato sindaco Gerolamo Menada (dal 1846) e poi Alessandro Cassolo.
– 1848 — 22 gennaio — Per dimostrare la propria riconoscenza, il Consiglio comunale delibera di acquistare 200 azioni da lire due di una pubblica sottoscrizione per erigere un monumento a re Carlo Alberto.
– 1848 — 10 maggio — Lorenzo Gaspare Matteo De Cardenas, conte di Valeggio, sindaco di Valenza dal 1840 al 1845, è senatore permanente (di nomina regia), prima dello Stato Sabaudo e poi del Regno d’Italia, fino alla morte nel 1863.
– 1848 — aprile — Il collegio elettorale di Valenza, diviso in due sezioni, conta un’élite di 410 elettori, dei quali 294 prendono parte alla votazione che manda al Parlamento Subalpino Bartolomeo Campora di Valenza. Laureato in giurisprudenza, magistrato, membro della Corte di Cassazione, è il primo inequivocabile erudito onorevole valenzano, eletto con scrutinio uninominale a suffragio ristretto.
– 1848 — 6 agosto — Mentre l’esercito piemontese si ritira da Milano, i valenzani sono in grande timore, perché si aspettano di veder giungere da un momento all’altro sulle rive del Po gli austriaci minacciosi. Il comandante di un drappello del Genio che sta sul nostro ponte natante fa dare alle fiamme quattro barche che arenatesi sulla riva sinistra del fiume avrebbero potuto dar modo al nemico di varcarlo.
– 1849 — Diventa sindaco l’avv. Giovanni Terraggio.
– 1849 — 15 luglio — Nuova elezione politica. Nella votazione di ballottaggio fatta il 22 luglio viene eletto deputato l’ingegnere Giacomo Pera.
– 1850 — Diventa sindaco il cav. Alessandro Cassolo.
– 1850 — I laboratori di oreficeria accreditati ufficialmente a Valenza sono tre: Giuseppe Conti, Carlo Merlo e Morosetti.
– 1850 — 2 febbraio — Viene eletto deputato di Valenza l’avvocato di Sale Riccardo Sineo.
– 1851 — Viene istituito il corpo delle Guardie campestri.
– 1851 — 31 maggio — Nella più completa incertezza politica, si fonda la Società Artisti ed Operai, che sarà il primo sodalizio di mutuo soccorso in Valenza.
– 1856 — Si costituisce una Società per la costruzione del Teatro Sociale nel locale di San Francesco ceduto dal Comune.
– 1857 — 19 novembre — Elezione del deputato Maurizio Farina, che sarà poi senatore del regno.
– 1858 — Diventa sindaco l’avv. Angelo Foresti.
– 1859 — 4 maggio — Gli austriaci occupano una parte del ponte sul Po e danno inizio al cannoneggiamento verso Valenza; i nostri soldati contrattaccano respingendo gli austriaci dopo uno scontro sul ponte, ma questi, prima di allontanarsi, fanno saltare due arcate verso la Lomellina.
– 1860 — Diventa sindaco il cav. Pietro Paolo Camasio.
– 1861 — Istituzione di un corpo locale di pompieri (fin dal 1843 si erano fatte costruire pompe da incendio a Torino).
– 1861 — 16 febbraio — Lussureggiante illuminazione pubblica per la resa di Gaeta.
– 1861 — 14 marzo — Nel pomeriggio giunge al sindaco il seguente telegramma spedito da Torino: «Sindaco, Valenza – Legge proclamazione Vittorio Emanuele II Re d’Italia approvata ora all’unanimità di 294 votanti».
– 1861 — 20 giugno — Tutte le Autorità intervengono a una solenne funzione religiosa in suffragio dell’anima di Camillo Cavour. Siccome si sta restaurando il duomo, la cerimonia ha luogo nella Chiesa di San Domenico dove ufficiano i Somaschi.
– 1861 — Viene inaugurato il Teatro Sociale.
– 1861— 31 dicembre — Il censimento enuncia che a Valenza centro gli abitanti sono 6.864, in campagna 2.017, a Monte 731. Totale 9.612.
– 1862 — Si apre una pubblica sottoscrizione per un monumento a Cavour.
– 1862 — Per avere in Valenza un deposito di soldati con strategie di coercizione, sorge tra i cittadini un vivace fermento che scoppia in una violenta e allarmante dimostrazione, repressa dalla truppa.
– 1864 — Viene sostituita l’illuminazione a petrolio con quella a olio vegetale.
– 1864 — Il Consiglio comunale delibera che non si suoni più alle dieci di sera la campana che prima dava ai cittadini l’avviso di ritirarsi.
– 1865 — Il Comune compera per mille lire il busto di Vittorio Emanuele fatto dal cav. Gaspare Galeazzo. Luigi Di Gropello Tarino è eletto deputato, lo sarà per altre due legislature e poi dal 1892 verrà nominato senatore.
– 1866 — 28 gennaio — Votazione per la nomina del deputato. Sono in lotta il cav. Di Groppello e Pietro Cantoni. Nel pomeriggio avviene un serio fermento di popolo, con lancio di numerosi sassi e irrazionali reazioni emotive. Accorre la Guardia Nazionale, ma l’agitazione non può essere domata che a tarda sera per l’intervento di bersaglieri e carabinieri giunti da Alessandria.
– 1866 — L’avvocato Pier Carlo Boggio, deputato di Valenza dal 1857, opta per Cuneo. Nel luglio dello stesso anno il Boggio, come ufficiale della Guardia Nazionale, fa parte dello stato maggiore dell’ammiraglio Persano, comandante della flotta italiana nelle acque di Lissa. Il 20 luglio giunge la flotta nemica e ne segue una mischia confusa. Il Tegethoff, ammiraglio austriaco, insegue la nave ammiraglia (pirofregata) Re d’Italia e la sperona con il Max colandola a picco. Dei circa 600 uomini che v’erano a bordo ne periscono 400 fra i quali il Boggio.
– 1866 — Per la legge 7 luglio 1866 N. 3036 sulla soppressione delle corporazioni religiose, i Somaschi lasciano le scuole di Valenza. Il Comune delibera di conservare il Ginnasio e il convitto.
– 1866 — Si forma in Valenza un comitato femminile per raccogliere materiale per i soldati feriti.
– 1867 — Diventa sindaco il cav. Felice Cassolo.
– 1867 — marzo — Viene eletto deputato Giuseppe De Cardenas con 704 voti. E’ il vero leader politico della destra storica locale, poi centro-destra liberale, eletto più volte alla Camera. Già nel 1866 e poi nel 1870.
– 1867 — Infuria il colera a Bassignana e a Pomaro. La nostra città posta fra l’uno e l’altro di questi due luoghi e continuamente in comunicazione con essi per ragione di commercio, è piena di spavento. I cittadini pensano sgomenti alle molte vittime dell’epidemia di pochi anni prima, mentre l’autorità prende provvedimenti necessari per tenere lontano il morbo. Tutto per altro inutile e il 30 luglio si ha il primo caso di colera a Monte. È quindi necessario pensare a un lazzaretto che viene installato nel quartiere di Porta Casale. I colpiti dalla terribile malattia non sono fortunatamente molti tra i valenzani: 24 ammalati, dei quali 17 periscono. Il caos alberga in tutti i campi della medicina.
– 1870 — Si istituisce a Valenza un ufficio telegrafico pubblico.
– 1870 — Il Ginnasio locale viene pareggiato ai Regi.
– 1872 — Viene istituita una scuola tecnica per l’anno scolastico 1872-1873.
– 1872 — Una nuova epidemia di vaiolo fa parecchie vittime.
– 1873 — Tutta la Giunta comunale si reca in Alessandria ai funerali di Urbano Rattazzi.
– 1873 — Il Consiglio comunale delibera di concorrere con lire 300 per il monumento a Rattazzi in Alessandria.
– 1873 — 28 maggio — Il deputato Giuseppe De Cardenas dona al Comune il busto di Napoleone Bonaparte, opera dello scultore valenzano G. B. Comolli, acquistato in passato da Francesco De Cardenas. Il dono è fatto alla sola condizione che venga conservata l’iscrizione latina dettata dallo stesso Francesco De Cardenas. II Consiglio delibera che il busto sia posto nell’aula consiliare.
– 1874 — Pietro Cantoni, avvocato e giovanissimo sindaco di Sale, viene eletto deputato nel Collegio di Valenza, reiterato poi più volte.
– 1876 — Diventa sindaco l’avv. Giuseppe Terraggio.
– 1876 — 23 novembre — Viene istituita la commissione d’ornato.
– 1878 — 28 febbraio — Il consiglio stabilisce di dare lire 500 per il monumento a Vittorio Emanuele da erigersi in Roma.
– 1879 — C’è una pioggia continua e una grande inondazione del Po.
– 1881 — Diventa sindaco l’avv. Carlo Annibaldi Biscossi.
– 1882 — Inaugurazione della lapide a Giuseppe Biglieri, sottotenente di Vascello caduto a Beylul il 25 maggio 1881 mentre comandava la scorta della spedizione Giulietti.
– 1883 — 29 luglio — Elezione a deputato del valenzano Fedele Majoli, che ottiene il 44,57% dei voti su 14.266 votanti. Per molti anni rivestirà poi la carica di presidente della Deputazione provinciale.
– 1887 — Inaugurazione in Monte della lapide al soldato Paolo Perrone del 17° Reggimento fanteria, morto per le ferite riportate a Dogali nel gennaio del 1887.
– 1888 — 1 gennaio — Appare il primo giornale locale, “Il Gazzettino di Valenza”.
– 1890 — Termina la costruzione del Pont d’fer, che assume la conformazione che ha ancora oggi: 21 arcate e 507 metri di lunghezza. È uno dei ponti più estesi e rilevanti del Paese.
– 1889 — Diventa sindaco l’avv. Giuseppe Terraggio.
– 1889 — 30 aprile — Il Consiglio comunale delibera di sopprimere il ponte di barche, e di sostituirlo con un porto natante, anche se molti apprezzerebbe il contrario.
– 1889 —19 maggio — Viene chiuso il Ginnasio, e istituita una Scuola Tecnica a cominciare dall’anno scolastico 1889-90.
– 1889 — 9 giugno – Valenza si fa rappresentare dal deputato Felice Bobbio all’inaugurazione del monumento a Giordano Bruno a Roma.
– 1891 — 28 giugno — Inaugurazione del monumento a Garibaldi, opera dello scultore valenzano cav. Luigi Melchiorre.
– 1892 — 2 ottobre — Esce il primo numero di un nuovo periodico, “L’Avanti-Gazzettino di Valenza”.
– 1892 — Diventa sindaco il cav. Vincenzo Ceriana.
– 1892 — 7 novembre — Viene eletto deputato il conte avv. Lodovico Ceriana-Mayneri, possidente terriero, capo carismatico dei conservatori. Sarà riconfermato nel 1895, nel 1897, nel 1900 e nel 1904.
– 1894 — Si termina l’impianto dell’illuminazione a gas.
– 1894 — 4 giugno — La Scuola tecnica è pareggiata alle regie.
– 1895 — A monsignor Domenico Rossi, parroco dal 1850 al 1895, succede don Giuseppe Pagella.
– 1896 — 5 aprile — Si presenta al pubblico valenzano della Belle Époque, fin de siècle, il Gazzettino di Valenza FFV, stampato nella tipografia di Lorenzo Battezzati. Si intrecciano frizioni politiche, antipatie personali e mistificazioni.
– 1897 — Diventa sindaco l’avv. Ferdinando Abbiati.
– 1898 — 26 agosto — Inaugurazione dell’impianto dell’acqua potabile.
– 1900 — 22 luglio — Inaugurazione di una lapide per i caduti d’Africa.
– 1901 — 20 gennaio — Con regio decreto, il recalcitrante Comune di Lazzarone cambia nome in Villabella, corrispondente alla Villa Vittoria edificata nel Settecento.
– 1901 — 10 febbraio — Dal censimento risultano 10.956 residenti e 11.688 domiciliati a Valenza.
– 1901 — 26 agosto — Inizio dei lavori per la fognatura, terminati poi nel novembre 1902.
– 1902 — Per affrontare in un altro modo le radici della crisi, viene fondata la Cooperativa di Produttori di Generi di Oreficeria.
– 1903 — 25 gennaio — Esce un nuovo giornale “L’Aurora Liberale Gazzetta di Valenza – Organo ufficiale dell’Unione Liberale”.
– 1904 — 31 gennaio — Muore il comm. Cesare Cunietti che aveva donato al comune oltre centomila lire per la fognatura.
– 1905 — Diventa sindaco il geom. Luigi Vaccari.
– 1905 — 18 marzo — Muore il deputato Lodovico Ceriana Mayneri.
– 1905 — 30 aprile — Viene eletto a deputato il prof. Giusto Calvi, politico e giornalista socialista.
– 1905 — 4 giugno — Viene costituita la Cantina Sociale Cooperativa.
– 1905 — 15 agosto — Inaugurazione della lapide al comm. Cesare Cunietti.
– 1906 — 17 giugno — Esce il primo numero de “La Scure, Organo del Partito Socialista del Collegio di Valenza”.
– 1906 — Viene istituito l’Oratorio maschile, poi nel 1909 quello femminile.
– 1906 — Un gruppo di sportivi locali praticanti varie discipline fondano l’Unione Sportiva Valenzana.
– 1908 — 17 giugno — Muore l’onorevole Giusto Calvi.
– 1908 — 26 luglio — Elezione a deputato del cav. Michele Ceriana-Mayneri, Industriale della seta e banchiere, fratello di Lodovico.
– 1908 — Viene aperto il cinematografo stabile “Salone Varietà”. Iniziano le proiezioni anche al Teatro Sociale.
– 1909 — 7 marzo — Viene eletto deputato l’avvocato socialista torinese Alberto Merlani, nato a Valenza.
– 1910 — Diventa sindaco il rag. prof. Luciano Oliva.
La Cuntra Granda era rivestita di negozi con la porta aperta e i valenzani passeggiavano anche alla sera. Un mondo ormai sparito, giusto per ricordare quello che eravamo.