Valenza, dieci anni fa l’addio a Prandi e Gotta
Il destino ha unito, in una data, due personaggi che hanno fatto la piccola-grande storia della città
VALENZA – Dieci anni fa per Valenza fu un giorno triste. In un’Epifania che vuol dire apparizione, la città perse due personaggi che hanno fatto la piccola grande storia, diciamo pure musicale e letteraria, di chi abita tra la Colla e il Po.
Nel giro di poche ore, morirono Ginetto Prandi e Fabrizio Gotta, uniti dalla medesima passione e, infine, da un destino che, nei dì di festa, sembra ancora più crudele.
Dieci anni, molti ricordi
Erano legati, Prandi (84 anni) e Gotta (70), dal club ‘Amici del jazz’, di cui Ginetto era presidente e Fabrizio consigliere. Li univa anche il sincero amore per una città che sapevano raccontare e cantare.
Restano le opere a tramandarli ai posteri: le musicassette (sperando siano convertite in ‘files’), i libri, le rime in dialetto (fenomenale Prandi insieme al compianto Franco Castellaro), gli scritti delicati che “facevano atmosfera” (Gotta era uno specialista; e un grazie perpetuo per i racconti donati al ‘Piccolo’).
Il nostro Pino Daniele
L’allora sindaco Sergio Cassano (a proposito di amanti della città che se ne sono andati) disse di Prandi che era per Valenza come Pino Daniele, deceduto il 4 gennaio di quell’anno, era per Napoli.
Prandi morì all’ospedale di Alessandria, a Gotta fu fatale un malore mentre era in casa. Fu un giorno di mestizia, quell’Epifania, altro che stella cometa.