Valenza, 1487 orafi in “cassa”: il PD chiede un consiglio aperto
Forte preoccupazione per la crisi delle piccole imprese orafe. I consiglieri dem sollecitano l’apertura di un tavolo di confronto permanente
VALENZA – La crisi del distretto orafo di Valenza, già denunciata da Confartigianato provinciale e dai sindacati dei metalmeccanici, si aggrava ulteriormente. Sono 1487 i lavoratori in cassa integrazione su 2141 dipendenti, a causa della drastica riduzione delle commesse da parte dei grandi brand verso le piccole e medie imprese locali, che operano principalmente come contoterzisti.
La situazione mette a rischio il futuro di molte famiglie valenzane, evidenziando l’urgenza di un intervento istituzionale. In una nota, i consiglieri del Gruppo Consiliare del Partito Democratico – Davide Varona, Marilena Griva e Salvatore Di Carmelo – esprimono forte preoccupazione per la mancanza di iniziative da parte dell’amministrazione comunale e chiedono l’apertura di un Consiglio comunale aperto.
Richiesta di azioni immediate
I consiglieri sottolineano la necessità di un confronto trasparente con le rappresentanze sindacali dei lavoratori e delle imprese, auspicando la creazione di un tavolo permanente di monitoraggio. La collaborazione attiva tra le forze politiche viene proposta come chiave per affrontare una crisi che non può essere ignorata.
La richiesta al Comune include la raccolta di dati aggiornati per inquadrare meglio la situazione e l’apertura di un confronto politico sul tema, considerato fondamentale per il tessuto economico e sociale della città.