‘Memorie dalla Rai’, Bruno Gambarotta si racconta a PeM
Il noto conduttore tv e giornalista sarà mercoledì 2 ottobre a Valenza e verrà intervistato da Enrico Deregibus, direttore artistico del festival giunto alla 19ª edizione
VALENZA – ‘Memorie dalla Rai’, Bruno Gambarotta si racconta a PeM.
Mercoledì 2 ottobre, alle ore 18 al Centro di Cultura di Valenza, il noto giornalista e scrittore presenterà il suo ultimo volume ‘Fuori programma. Le mie memorie dalla Rai’.
L’evento, come tutti gli altri inseriti nel cartellone del festival PeM, è ad ingresso gratuito.
Un format unico
Bruno Gambarotta verrà intervistato dal direttore artistico di ‘PeM’ Enrico Deregibus.
Partendo dal suo libro ‘Fuori programma’, lo scrittore racconterà dei suoi anni in Rai, dal 1962 al 2011.
Anni durante i quali si è districato, con il suo ironico aplomb, tra capricciose stelle dello spettacolo, grigi funzionari ancorati alle loro scrivanie e ruvide maestranze.
Il libro
Nel libro Gambarotta ricompone, con grazia e divertimento, il memoir di un uomo che ha attraversato la seconda metà del Novecento da un osservatorio più unico che raro.
Il conduttore tv ci restituisce dall’interno una visione originale della più grande e popolare industria culturale italiana.
La sua carriera, iniziata come cameraman, proseguita come programmista e terminata sotto i riflettori delle prime serate, ha accompagnato tutta la parabola del servizio pubblico, dalla Rai pedagogica a quella più commerciale.
Gambarotta racconta le vicende eccezionali vissute in cinquant’anni di carriera: le gaffes di Celentano che lo portano in diretta in prima serata a Fantastico ’87 per porvi rimedio.
E ancora, l’irruzione per recuperare un microfono in una stanza dove Paolo VI sta pranzando con un risotto.
Il volto tv scrive anche degli intellettuali con cui lavora e che incontra, da Gore Vidal a La Capria, da Pasolini a Camilleri.
E poi i retroscena delle candid camera girate sui treni con Nanni Loy e la nascita nella saletta di un bar di Bontà loro con Costanzo; la Cooperativa scrittori al fianco di Zavattini; il ruolo di tinca, ossia di attore che compare solo una volta, in film con i maggiori attori e registi italiani.