Gambarina,
Un allestimento al museo etnografico della Gambarina
Società
Massimo Brusasco  
9 Agosto 2024
ore
12:15 Logo Newsguard
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Gambarina, la certezza di Alessandria

Il museo sempre aperto, anche a Ferragosto. Un luogo di incontro che ogni volta stupisce

ALESSANDRIA – La Gambarina è una certezza. Può piovere, nevicare. Si può affogare nella calura o godere di un clima mite. Ma Alessandria ha la garanzia che il suo museo più curioso è aperto.

Può anche essere agosto, naturalmente. Per quello spazio, che in realtà si chiama ‘Cera una volta’ (perché Gambarina è la piazza su cui s’affaccia), continua a essere ospitale, con Elena Garneri implacabile guida (poi chiedetele come fa a mantenersi così brillante e dinamica…) e un gruppo di volontari senza i quali l’impresa di esserci sarebbe impensabile.

 

Gambarina, curiosità e cultura

Raccontiamo della Gambarina per smentire chi storce il naso in una città che non ha proposte. Questo museo etnografico propone, apre le porte a chi vuol fare cultura, a chi non ha pretese di platee stratosferiche. A chi ha cose da dire e altre da mostrare.

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Anche a Ferragosto (nel pomeriggio) sarà aperto questo museo curioso, nato a Valle San Bartolomeo per raccogliere attrezzi contadini destinati allo smaltimento, e cresciuto progressivamente diventando la sintesi di una civiltà che non c’è più, oltre che un’interessante collezione di oggetti, cimeli e reperti che starebbero bene anche in luogo dedicato specificatamente alle Scienze naturali.

 

La città che è stata

La ricostruzione della classe di un tempo è solo un gioiello di un museo  che racconta l’Alessandria che è stata, preoccupandosi di farlo  in modo sintetico per chi va di fretta  e in maniera approfondita per chi non si accontenta.

Elena e il suo gruppo di lavoro ha già stilato il calendario degli appuntamenti, fino a fine anno. Da settembre si ripartirà in quarta con mostre, concerti, presentazione di libri… Ma, al di là dell’agenda più o meno fitta, quel che conta è che “qui” si può sempre andare, nella certezza di scoprire, ogni volta, qualcosa di nuovo.

E ci si sorprende sempre. Probabilmente anche la maestra Garneri, che pur è sempre lì, riesce ancora a stupirsi, ogni tanto.

 

Informazioni utili

Post scriptum:  piazza della Gambarina è uno slargo che si raggiunge comodamente da via Mazzini. E 0131 40030 è il numero di telefono per ogni informazione.