Commissione cultura al Museo della Gambarina: “Un tesoro del nostro territorio”
ALESSANDRIA - Una classe insolita quella in visita al Museo della Gambarina questa mattina. L’associazione C’era una volta ha infatti ospitato,…
ALESSANDRIA – La Gambarina è una certezza. Può piovere, nevicare. Si può affogare nella calura o godere di un clima mite. Ma Alessandria ha la garanzia che il suo museo più curioso è aperto.
Può anche essere agosto, naturalmente. Per quello spazio, che in realtà si chiama ‘Cera una volta’ (perché Gambarina è la piazza su cui s’affaccia), continua a essere ospitale, con Elena Garneri implacabile guida (poi chiedetele come fa a mantenersi così brillante e dinamica…) e un gruppo di volontari senza i quali l’impresa di esserci sarebbe impensabile.
Raccontiamo della Gambarina per smentire chi storce il naso in una città che non ha proposte. Questo museo etnografico propone, apre le porte a chi vuol fare cultura, a chi non ha pretese di platee stratosferiche. A chi ha cose da dire e altre da mostrare.
Commissione cultura al Museo della Gambarina: “Un tesoro del nostro territorio”
ALESSANDRIA - Una classe insolita quella in visita al Museo della Gambarina questa mattina. L’associazione C’era una volta ha infatti ospitato,…
Anche a Ferragosto (nel pomeriggio) sarà aperto questo museo curioso, nato a Valle San Bartolomeo per raccogliere attrezzi contadini destinati allo smaltimento, e cresciuto progressivamente diventando la sintesi di una civiltà che non c’è più, oltre che un’interessante collezione di oggetti, cimeli e reperti che starebbero bene anche in luogo dedicato specificatamente alle Scienze naturali.
La ricostruzione della classe di un tempo è solo un gioiello di un museo che racconta l’Alessandria che è stata, preoccupandosi di farlo in modo sintetico per chi va di fretta e in maniera approfondita per chi non si accontenta.
Elena e il suo gruppo di lavoro ha già stilato il calendario degli appuntamenti, fino a fine anno. Da settembre si ripartirà in quarta con mostre, concerti, presentazione di libri… Ma, al di là dell’agenda più o meno fitta, quel che conta è che “qui” si può sempre andare, nella certezza di scoprire, ogni volta, qualcosa di nuovo.
E ci si sorprende sempre. Probabilmente anche la maestra Garneri, che pur è sempre lì, riesce ancora a stupirsi, ogni tanto.
Post scriptum: piazza della Gambarina è uno slargo che si raggiunge comodamente da via Mazzini. E 0131 40030 è il numero di telefono per ogni informazione.