PERCHE’?
Dopo vari spostamenti ha trovato la sua sede definitiva con la costruzione avviata nel XV° secolo. E’ custodita al suo interno una pala d’altare databile al primo decennio del Seicento opera del pittore Guglielmo Caccia detto il Moncalvo.
DOV’E’?
Piazza Duomo 6, 15011, Acqui Terme (AL)
COS’E’?
La sede vescovile subisce nel tempo diversi spostamenti: nel secolo XI° presso il castello di Acqui, poi dal secolo XIII° al tardo secolo XIV° nel castello di Bistagno,. Quando, nei primi decenni del XV° secolo il castello viene venduto ai marchesi del Monferrato, inizia l’attuale costruzione che viene ultimata tra il 1460 e il 1476. Il palazzo viene raddoppiato nel secolo XVI° e all’inizio del secolo XVII° viene aggiunto il corpo porticato che lo unisce alla canonica. Alla fine del ‘600 sono erette le ampie volte.
Al vescovo Marucchi (1744-1754) si deve la costruzione di una nuova cappella, con decorazioni ad affresco, adiacente al grande salone “delle effigi”, rinnovato nel secolo XVIII° e in conformità alle norme del Concilio di Trento viene dipinto e affrescato il salone con i ritratti dei vescovi, completamente riveduti nel 1762.
Sulle mura della foresteria sono affissi due frammenti di paliotto d’altare (rivestimento liturgico) realizzato da un ignoto autore ligure, risalenti alla metà del secolo XV°.
Di sicuro interesse al piano nobile del palazzo vescovile l’affresco della carta geografica della Diocesi, dipinto agli inizi del 1570 e la pala d’altare con S. Carlo Borromeo e Santa Cristina, databile al 1610 e dipinta da Guglielmo Caccia detto il Moncalvo.
Durante i lavori di restauro avviati alla fine del secolo XX° è emersa una parte di affresco raffigurante un Cristo Crocifisso di ignoto frescante realizzato nel secolo XVII°.