Servizio idrico, lunedì scelta sul futuro: sindacati preoccupati
Coinvolti 172 comuni (con Casalese e Valenzano), 400mila cittadini, 300 lavoratori
VERCELLI – Si terrà lunedì 22 gennaio la conferenza d’ambito dell’Ato2 (EgAto2). Dovrà decidere sulle modalità di affidamento del servizio idrico di un territorio che coinvolge 172 Comuni e circa 400mila cittadini. In provincia di Alessandria, in particolare, le aree del Casalese e del Valenzano, gestite da Am+.
In merito intervengono le Rsu e le Segreterie territoriali e regionali Filctem Cgil – Femca Cisl – Uiltec Uil.
«Abbiamo seguito con preoccupazione crescente lo stallo in cui l’Ente di Governo dell’Ambito è precipitato nel corso dei mesi (per non dire degli anni…). Ci ha portato alla scadenza del 31 dicembre 2023. La paralisi progressiva che ha visto l’apoteosi nell’assemblea della Conferenza d’Ambito dello scorso 21 dicembre ha determinato un quadro di incertezza per i lavoratori delle Aziende coinvolte estremamente pericoloso».
Servizio idrico: colpe e responsabilità
«La responsabilità principale di questa situazione è attribuibile all’azione/inazione dell’Autorità che voi rappresentate. – prosegue la nota/lettera inviata ai vertici dell’Ato2 – Il temporeggiamento di questi mesi, la speranza (scelta?) di delegare a riunioni tecniche tra portatori di interesse la composizione di questa intricata vicenda, sono stati la cifra dell’operato dell’Ente. Il quadro si può e si deve ricomporre esclusivamente nell’interesse generale del territorio. E dei cittadini utenti e dei lavoratori che quel servizio lo garantiscono tutti i giorni, non di altro o altri».
Il “tifo” per l’affidamento diretto
Le cifre sono importanti, si parla di circa 300 lavoratori coinvolti. «In oltre il 90% dei (172) comuni il servizio è garantito dalla gestione pubblica. Quale sarebbe la ratio di una scelta che non tenesse conto di questa consolidata realtà? – proseguono i sindacati – La Conferenza d’ambito è stata riconvocata il 22 gennaio, oltre la scadenza prevista. Saremo presenti a questi tempi supplementari, in qualità di uditori, come concordato con il presidente al termine dell’ultima riunione”.
“Saremo uditori, per questo vi ribadiamo qui che la nostra richiesta è che l’Ente di governo dell’ambito eserciti le responsabilità che gli sono attribuite dalle norme. Scegliendo per l’affidamento diretto alla gestione pubblica che ha garantito fino ad oggi un servizio di qualità in oltre 150 Comuni dell’ambito. Nell’interesse del territorio, dei cittadini e dei lavoratori che noi rappresentiamo».
Il presidio dei lavoratori
«I lavoratori, convocati in presidio in quella giornata, chiedono con forza, assieme a noi, che venga loro garantita una prospettiva di continuità ed evitato un pericoloso epilogo».
«In ballo non c’è solo un business importante – dicono Parodi Rossetti Burzio ( Filctem Femca Uiltec) – c’è anche la prospettiva lavorativa e la qualità della stessa di circa 300 lavoratrici e lavoratori, con le loro famiglie – e ancora – è l’ultima occasione per dare un segnale che la lotta tra interessi diversi può trovare una composizione, dopodiché la palla passerà alla regione».