Amministrazione e Polizia Locale all'incontro con la commissione del 'Mazzucchetto'
Presenti l'assessore Paolo Patrucco e il comandante Gianluigi Talento
VALENZA – “Ho restituito i soldi trovati, mi sembra normale”.
Evidentemente no, se se ne parla e se ne scrive. Se si racconta di quel che ha fatto Gianluca Casetta, valenzano con la passione per il rafting (a quanto pare dalle foto sui social).
Ha 49 anni, è incassatore orafo. Nel dì dell’Immacolata, si recò allo sportello bancomat della San Paolo di corso Garibaldi, per un prelievo. Notò una busta a terra, dapprima non ci fece caso. Poi si incuriosì. La aprì: dentro c’erano 200 euro e un biglietto con su scritto “Buon compleanno a Ricky da Nonno G.”.
Avrebbe potuto tenersi i soldi, Gianluca. Invece si mise a cercare Nonno G., generoso ma un po’ distratto. “Dapprima ho pubblicato un post su Facebook – racconta Casetta – senza alcun esito. Poi ho messo un cartello vicino al bancomat, invitando chi avesse perso il denaro a recarsi in banca oppure al bar di fronte. Anche in questo caso, nessuna risposta”.
Amministrazione e Polizia Locale all'incontro con la commissione del 'Mazzucchetto'
Presenti l'assessore Paolo Patrucco e il comandante Gianluigi Talento
Tenacemente, l’orafo pensato bene di rivolgersi alla Polizia municipale: “Probabilmente, andando a controllare i prelievi precedente il mio, i vigili sarebbero riusciti a risalire al nonno in questione” fu la giusta intuizione di Gianluca. Che, qualche giorno dopo, è stato convocato al comando per la “restituzione ufficiale” del denaro a Nonno G, nel frattempo rintracciato dagli agenti, guidati dal comandante Gianluigi Talento.
Non c’è niente di eroico, in questa storia. “Nulla davvero – commenta Casetta – Semmai c’è la considerazione che i vigili hanno svolto bene il loro compito. Per quanto mi riguarda, però, in queste ore ho maturato una riflessione: sta facendo notizia quella che considero un’azione assolutamente normale, perché se uno trova soldi non suoi dovrebbe comunque impegnarsi per restituirli a chi li ha persi. Tanto più se, come risultava dal biglietto custodito nella busta, il denaro era stato prelevato da un nonno per fare felice un nipote”.
Lo diceva già Lucio Dalla: “L’impresa eccezionale è essere normale” (ancor più a Natale…).