Mercatino annullato. Procom accusa il Comune di Valenza
Durissima nota: «In nessuno dei circa 50 comuni per i quali abbiamo gestito ed organizzato manifestazioni abbiamo mai riscontrato un livello di burocrazia paragonabile»
VALENZA – Procom non ci sta e, dopo l’annullamento dell’ultim’ora del mercatino previsto domenica scorsa a Valenza, offre la sua versione dei fatti sull’accaduto.
Le parole della presidente Michela Mandrino sono dure, e dipingono la Città del Gioiello come la più difficile realtà dove riuscire a organizzare eventi e manifestazioni, in ragione di paletti burocratici che, spiega Procom, altrove non ci sono.
«Ci hanno chiesto 93 pagine di moduli!»
«Non è stato possibile esaudire in tempo le richieste degli uffici comunali preposti» dice Mandrino in merito all’annullamento. «Il nostro consorzio opera sulle province di Asti, Alessandria, Torino, Cuneo e Genova da oltre 20 anni e in nessuno dei circa 50 comuni per cui ha gestito ed organizzato manifestazioni ha mai riscontrato un livello di burocrazia paragonabile al Comune di Valenza. Oltre ad innumerevole telefonate intercorse con gli uffici è stata richiesta una modulistica di ben 93 pagine per un mercatino che prevedeva la partecipazione di 15 banchi tra hobbisti, aziende agricole e operatori con licenza».
«Il Microcirco? La stessa sorte»
Prosegue Mandrino: «Lo stesso percorso ad ostacoli è stato riservato al Microcirco, anch’esso operante da anni in tutta Italia e anche all’estero, che segnala di non aver mai incontrato un tale livello di burocrazia. La decisione di abbandonare la piazza domenica 10 dicembre è nata anche dalla scelta operata dagli uffici comunali di posizionare, in applicazione a misure di safety (sicurezza ndr), due mezzi della protezione civile davanti alla giostrina e all’area degli spettacoli coprendoli alla vista del pubblico».
«Perchè negli altri Comuni piemontesi è diverso?»
Non è il primo annullamento: «Considerato che negli ultimi anni sono stati annullati diversi altri eventi a Valenza di altri organizzatori, proprio in virtù degli ostacoli burocratici e che tra i centri zona della provincia è l’ultimo per numero di eventi, crediamo che sia opportuno valutare una seria riflessione tra Amministrazione ed Uffici per trovare una soluzione – proseguono da Procom – Ricordiamo che a giugno 2021 il nostro consorzio aveva realizzato un mercatino di prodotti tipici di enogastronomia e di antiquariato, svoltosi con circa 40 banchi in Corso Garibaldi con grande successo di pubblico e considerevole soddisfazione dei commercianti in sede fissa. A seguito però delle complicazioni burocratiche avanzate dagli uffici non si è mai svolta una seconda edizione».
A disposizione se…
«Procom resta a disposizione dell’Amministrazione per future collaborazioni, quando le condizioni saranno equivalenti a quelle di tutti gli altri comuni del Piemonte – conclude Mandrino – Ringraziamo infine l’Assessore Alessia Zaio per l’impegno profuso per organizzare eventi in città e per aver tentato di far rivivere il centro commerciale naturale attraverso iniziative mirate a portare il pubblico nelle vie del centro».