Fornaro: “Deposito scorie radioattive: niente caciara”
Il parlamentare 'dem' risponde alla Lega di Alessandria: "Accuse infondate. La scelta del sito più idoneo deve essere improntata a rigorosi criteri tecnici"
ROMA – L’onorevole Federico Fornaro (Pd) risponde alla nota della Lega alessandrina sul tema del deposito di scorie radioattive.
“L’individuazione del sito idoneo ad ospitarlo – spiega – è materia complessa e seria. Che non dovrebbe essere trattata con superficialità e buttata in caciara con accuse prive di fondamento. In primo luogo, la Camera in data 13 aprile 2021 non approvò la mozione Molinari. Ma una mozione unitaria con primi firmatari Molinari, Crippa, Serracchiani, Occhiuto, Boschi e Fornaro. Rispettivamente all’epoca capigruppo della Lega, del Movimento 5 Stelle, del Pd, di Forza Italia, di Italia Viva e di Liberi e Uguali”.
“Deposito, servono criteri tecnici”
Secondo l’esponente ‘dem’, “sulle autocandidature, la questione non era quelle di escluderle a priori. Ma di poterle eventualmente valutare insieme alle altre. E non prevederle, come ha deciso il Governo, alla fine del processo di valutazione tecnica e di ascolto dei territori”.
“Invece di pubblicare gli esiti di questo lavoro – prosegue – il Governo apre alla possibilità di autocandidature. Pubblicamente solo il sindaco di Trino ha da tempo annunciato l’intenzione di farlo. Nello specifico, nell’audizione alla Camera di martedì 6 aprile 2021, l’allora Ad di Sogin, Emanuele Fontani, chiarì che i siti ospitanti le ex centrali nucleari sono escluse dal novero di quelli che possono ospitare il deposito nazionale. Motivo? Perché vicini a corsi d’acqua, elemento oggettivo che risulta tra i criteri di esclusione”.
“Non ho cambiato idea. – conclude Fornaro – La scelta del sito più idoneo deve essere improntata a rigorosi criteri tecnici. E deve essere compiuta nel massimo della trasparenza e ascolto dei territori”.