Ricomincia la scuola. Il messaggio di Carandini a genitori e alunni
Un invito alla fiducia, e al lavorare insieme
VALENZA – Oggi comincia un nuovo anno scolastico. Maurizio Primo Carandini, preside del comprensivo Paolo e Rita Borsellino di Valenza, nei giorni scorsi ha affidato il suo augurio per alunni e famiglie.
Di seguito in forma integrale.
Agli alunni e alle alunne
Alle famiglie
Carissimi, lunedì si riparte con il nuovo anno scolastico, e desidero augurare a tutti Voi uno splendido inizio!
Il lavoro di quest’estate torrida ci permetterà di iniziare con una percentuale altissima di personale docente e non docente in servizio sin dai primi giorni di scuola.
Come sempre ho dedicato il massimo impegno per gli alunni che maggiormente hanno necessità di assistenza e aiuto: loro occupano il primo posto nel nostro e nel mio cuore.
Sarà un anno di lavoro intenso ed entusiasmante con la consueta baldanza e audacia che ci contraddistingue. Molti sono i progetti che affiancheranno l’attività didattica quotidiana e molte le novità sul versante tecnologico didattico che abbiamo preparato per tutti voi.
Si tratterà ancora una volta di lavorare fianco a fianco, magari guardando all’essenza delle cose, senza soffermarsi su lagnanze e contumelie di poco conto che spesso accompagnano i social e i gruppi su Whatsapp.
Spesso sembra una corsa (peraltro inutile) o una gara per chi per primo ha, o presume di avere tra le dita del cellulare la notizia e la (presunta) verità: fate così, ho sentito che questo si paga e dell’altro “fregatevene”, ma chi si credono di essere questi qua, gira voce che…e via discorrendo.
Credo che l’unico atteggiamento che tutti noi, INSIEME, dobbiamo avere è quello della reciproca fiducia, senza la quale nessuno va da nessuna parte. La mancanza di fiducia nei confronti dell’ istituzione genera nei futuri cittadini dubbi, perplessità e insicurezza e li prepara a vivere un futuro perlomeno instabile.
I nostri ragazzi non necessitano di tutto ciò, in quanto già troppo distratti dai fuochi fatui degli smartphone, dei tik tok e delle “storie” virtuali. La scuola non è un luogo virtuale ma è vivo, tangibile e reale. È e deve essere il luogo privilegiato dell’apprendimento e dell’esperienza viva del vivere insieme nel rispetto di se stesso e degli altri; di come siamo e non di come gli altri ci vorrebbero. Il nostro compito, insieme, sarà quello di dare risposta alle molteplici domande che albergano nei cuori dei nostri giovani e ciò può accadere se noi per primi saremo in grado di offrire esempi a cui ispirarsi per iniziare l’esperienza della vita.
Or bene, che sia un buon anno per tutti, e che si possano fornire strumenti atti a stimolare in loro quella sana irrequietezza data dal pensiero critico che non nasce dal nulla ma necessita di cura, passione, conoscenza e cultura.
Con affetto.
Il Dirigente scolastico
Maurizio Primo Carandini