Cinema, a Cefalù il corto 'alessandrino' che corre per la miglior sceneggiatura
CEFALÚ - Un padre separato e il rapporto con la figlia. Sullo sfondo (ma non troppo) il tema legislativo che…
CEFALÙ – ‘Emptiness – Il vuoto’, cortometraggio con protagonista l’attore valenzano Mattia Stango, si è posizionato al secondo posto nella corsa al premio per la miglior sceneggiatura al Festival del Cinema di Cefalù dopo essersi già aggiudicato la Menzione d’Onore della Giuria.
Di «grande risultato» parla l’alessandrino che nel corto di Viviana Bazzani ha interpretato un padre impegnato a mantenere il rapporto con la piccola figlia – interpretata da Sofia Delfino – dopo la separazione dalla moglie: «Siamo molto contenti visto che, in totale, quest’anno sono stati inviati 1345 cortometraggi» continua Stango.
Cinema, a Cefalù il corto 'alessandrino' che corre per la miglior sceneggiatura
CEFALÚ - Un padre separato e il rapporto con la figlia. Sullo sfondo (ma non troppo) il tema legislativo che…
La regista spiega come è nata quindi l’idea alla base della sceneggiatura del corto: «È molto importante, oggi, saper ascoltare e riflettere. Le mie sceneggiature nascono durante i miei viaggi di lavoro, là dove le persone sono ipnotizzate dai cellulari io mi guardo attorno come uno spettatore.
Il VUOTO è nato così…..un pomeriggio viaggiando su un treno regionale diretto a Milano, ascoltai la rabbia composta e rassegnata di un giovane padre che lamentava l’ingiustizia di viversi il figlio solo in orari e giorni decisi da un giudice.
Il cortometraggio esprime, in quasi tre minuti la malinconia dei padri consapevoli che, se l’amore finisce, il rispetto rimane. I genitori devono, intelligentemente, accantonare rancori e viversi ciò che di bello il loro amore ha creato. Avere un alto riconoscimento come migliore regia al festival del cinema di Cefalù è stata un emozione inaspettata come arrivare nella rosa dei tre finalisti per la migliore sceneggiatura (più di mille pellicole inviate al concorso).
Questo cortometraggio è il quarto che scrivo e, come un figlio, ci sono molto legata. La Buona Guerra, Il regalo, Oggi guido io e Ti insegno a lasciarmi sono le altre opere che mi hanno regalato altre emozioni e riconoscimenti anche internazionali. Il comune denominatore che trovi nelle mie sceneggiature sono i bambini e il loro modo di vivere e guardare la vita con semplicità».