Valenza: si presenta con un gazebo ‘Schierarsi’
Sabato 2 settembre in piazza Gramsci
VALENZA – Domani mattina in piazza Gramsci si presenta pubblicamente la declinazione valenzana di Schierarsi, l’associazione politico-culturale Schierarsi, che ha come suo front-man più conosciuto al momento è l’ex pentastellato Alessandro di Battista (vicepresidente).
Ne fa parte nella Città del Gioiello un gruppo storico di attivisti «che credono che le cose in questo Paese possano ancora migliorare grazie alla partecipazione e all’impegno dei cittadini».
Gli attivisti impegnati
«Io insieme a Jonathan Calcagno, Domenico Ievoli, come soci fondatori della piazza di Valenza e altri amici – spiega Gian Luca Loreggia – abbiamo aderito a questa iniziativa e ci presentiamo con un gazebo sabato 2 settembre alla mattina in piazza Gramsci durante il tradizionale mercato cittadino. Il nostro obiettivo è quello di avvicinare cittadini giovani e meno giovani alla cosa pubblica, sia locale che nazionale, perché riteniamo che in questo momento particolarmente difficile dal punto di vista economico, sociale e valoriale, partecipare e far sentire la propria voce non sia solo importante ma vitale come una boccata di aria fresca. Saremo a disposizione per confrontarci su temi locali e prendere spunto per iniziative culturali che possano accrescere la consapevolezza dei diritti e la conoscenza di temi che a prima vista possono sembrare lontani ma che in realtà impattano direttamente sulla nostra vita».
I temi
«A livello locale sicuramente un tema scottante è quello dell’ambiente, che però la Giunta Cirio ha affrontato nel peggiore dei modi a nostro avviso, bloccando l’ingresso nei centri-zona ai diesel euro 5 dal 15 settembre, senza dare alternative praticabili oltre al fatto che si va a colpire la fascia più debole, quella che in questo momento non sarebbe in grado di acquistare una nuova automobile – spiegano da Schierarsi – Cosa dire poi sia a livello valenzano che provinciale, della situazione in cui versa la sanità pubblica, che non è più in grado di offrire un servizio che risponda ai dettami della Costituzione e sulla quale la politica è in grado esclusivamente di annunciare nuovi tagli. A livello nazionale dovremmo iniziare a pensare seriamente come offrire una soluzione diplomatica seria per uscire dalla guerra Ucraina/NATO – Russia, dove inevitabilmente il soggetto che sta soffrendo di più è l’Unione Europea, oltre ovviamente al popolo ucraino. Le condizioni economiche della classe media e delle classi meno abbienti del Paese stanno soffrendo enormemente una contrazione del potere di acquisto, dovuto all’inflazione, alla pura speculazione, all’aumento del prezzo dei carburanti e ultimo, ma non ultimo, l’aumento dei tassi di interesse sui mutui che sta trasferendo una fetta di ricchezza dai risparmi delle famiglie al patrimonio degli istituti finanziari. Non c’è più tempo, i cittadini devono assolutamente prendere coscienza della grave che a queste condizioni l’Italia non potrà reggere ancora molto, con il rischio che l’autunno non sia solo caldo ma rovente».