“Grandine sui noccioleti? Noi siamo stati più fortunati di altri”
Alessandro Viazzo, titolare di un'azienda agricola a Spigno: "Danneggiato più o meno il 30% delle nostre nocciole, ma a Cortemilia e Roccaverano è andata peggio..."
SPIGNO MONFERRATO – “Rispetto ad altre zone siamo stati più fortunati. La grandine ha danneggiato più o meno il 30% delle nostre nocciole”.
A Spigno, all’azienda agricola biologica ‘Poderi Viazzo’, “certificata da oltre 30 anni”, si producono soprattutto miele e nocciole, “ma abbiamo anche un ettaro a dolcetto e cortese, dove contiamo i danni maggiori: abbiamo perso circa il 50% del vigneto”.
“Piante piccole tumefatte con cicatrici a vita”
La grandine caduta lo scorso giovedì 6 luglio tra Langa astigiana e Val Bormida ha segnato soprattutto i terreni sul versante verso Cortemilia e Roccaverano: “In quelle zone – spiega Alessandro Viazzo, titolare dell’azienda – molti noccioleti sono stati colpiti per l’80-90%”.
Per molte aziende agricole dell’Alta Valle Bormida, quindi, il raccolto stagionale è compromesso. “Questo è il periodo in cui le nocciole sono già sulla pianta e devono solo maturare. Più della grandine – aggiunge Viazzo – è stato il forte vento a far cadere il frutto”. Quest’anno, tra l’altro, era in previsione una stagione più favorevole rispetto a quella passata: “A causa della siccità dal 2020 al 2022 la nostra produzione è passata da 180 a 60 quintali. Quest’anno contavamo su un incremento di almeno una decina di quintali ma, come detto, un buon 30% è andato. Molte piante piccole, poi, sono state tumefatte dalla grandine, segnando il fusto con cicatrici che rimarranno a vita e che, probabilmente, daranno origine a problemi di batteriosi”.