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    10 Gennaio 2023
    ore
    06:00 Logo Newsguard
    Virus - L'analisi

    «A livello regionale e nell’Alessandrino i casi calano ancora»

    Le valutazioni del professor Bianchi, docente dell'Upo

    A livello regionale andiamo ancora piuttosto bene, in provincia ancora meglio, ma il quadro generale comincia a evidenziare qualche piccola modifica.

    È quanto emerge dalle consuete valutazioni del professor Bianchi, il docente di Macroeconomia dell’Upo che oramai dalla primavera del 2020 ‘legge’ per noi i numeri del Covid.

    «In Italia – osserva il professore – dopo 5 settimane di discesa, i contagi sono in aumento dell’11%, anche se il Piemonte registra ancora una lievissima discesa (-0,4%). Altre sei regioni sono in calo, ma la maggior parte in salita, in alcuni casi assai elevata, come ad esempio Puglia, la cui crescita è pari addirittura al 44%, e Sicila (+43%). L’incidenza del Piemonte è comunque bassa (la terza regionale) e bassi sono anche i tassi di occupazione posti letto, soprattutto, e terapie intensive».
    Nella classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, troviamo quindi al comando l’Italia, con 230 e appunto 11% in più, mentre la Lombardia occupa la piazza d’onore con 161 e una riduzione dell’1%. Alessandria è terza, 156 ma addirittura 14% in meno, il Piemonte chiude il gruppo a 138, con un decremento dello 0,4%, come anticipato da Bianchi in precedenza.

    «In materia di numeri assoluti – aggiunge il professore – il Piemonte scende da 5887 a 5866 contagi settimanali, quindi solo 21 in meno e 838 di media giornaliera. Abbiamo detto che a livello nazionale troviamo una realtà molto variegata, ma anche in regione ci sono differenze sostanziali. Quattro province, tra cui Alessandria, vanno bene, mentre altre quattro evidenziano già una crescita. E quella di Novara è già molto importante, addirittura del 32% in più rispetto a settimana scorsa. Significa che siamo destinati tutti a salire? Non è detto, perché sono dati non completamente attendibili, ancora condizionati dalle feste e dallo scarso numero di tamponi. Ma a parte questo, il Lazio e il Veneto, che forniscono le cifre quotidiane, ieri erano ancora in discesa».

    Il tasso di positività scende di un punto, dal 9,1% all’8%, mentre i tamponi medi giornalieri risalgono del 14%: erano 9200, diventano 10500.
    Ottime notizie, come detto, arrivano dagli ospedali. «E questi sono numeri assolutamente reali, veri, attendibili, che quindi fotografano una situazione che non può che essere definita molto buona».

    Nei reparti ordinari, i ricoveri scendono di 45 unità, da 565 a 520, con tasso di occupazione in ulteriore discesa, dall’8,8% al 7,7%.
    «Le terapie intensive, invece, mostrano quasi un dimezzamento, da 15 a 10, e l’indice di saturazione è bassissimo, inferiore al 2%. I decessi rimangono stabili, 22, e la crescita del tasso di letalità è determinata ovviamente dalla diminuzione del denominatore».

    Chiusura come sempre dedicata ai numeri dell’Alessandrino, il cui rendimento è veramente eccellente.
    «I contagi settimanali scendono da 742 a 636, quindi 106 in meno rispetto all’aggiornamento precedente. La media giornaliera? Scende per la prima volta sotto quota 100 dopo diverso tempo, dal momento che oggi siamo a 91. Non è il minimo di questa ondata, ma ci siamo molto vicini».

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