Il Comune di Valenza chiede 550mila euro per l'impianto a biometano
Passa la delibera della giunta Oddone, ma gli assessori Luca Merlino e Alessia Zaio esprimono voto contrario
«Che fine hanno fatto i buoni propositi dell'amministrazione comunale?»
VALENZA – Arriva la prima reazione alla delibera di giunta di ieri con la quale l’amministrazione comunale di Valenza ha definito (con il voto contrario degli assessori Luca Merlino e Alessia Zaio) la richiesta di compensazioni ambientali propedeutica alla realizzazione di un impianto di produzione di biometano in città.
«Le notizie di queste ultime ore riportano al centro del dibattito politico cittadino ‘l’affaire biometano’ facendo emergere molto bene non solo le contraddizioni relative a questa tipologia di impianto di smaltimento rifiuti, bensì le divisioni interne alla maggioranza cittadina» spiega il civico Alessandro Deangelis.
Il Comune di Valenza chiede 550mila euro per l'impianto a biometano
Passa la delibera della giunta Oddone, ma gli assessori Luca Merlino e Alessia Zaio esprimono voto contrario
«Se la questione di un insediamento a biometano e le ragioni della ditta proponente – continua in una nota – avevano seguito fin dall’origine un percorso di coinvolgimento delle parti politiche e in parallelo un’opera di informazione gestita per il tramite della Commissione Ambiente e alimentata altresì da numerosi Consiglieri, tanto che a fine gennaio scorso la stessa Commissione aveva organizzato un sopralluogo presso un impianto analogo nel Pavese, per numerosi mesi non se ne è più saputo nulla fino a oggi… e quindi sorge spontaneo chiedersi: “che fine hanno fatto i buoni propositi dell’Amministrazione Comunale? E a cosa sono servite le rassicurazioni tese a scongiurare ogni ipotesi di realizzazione facendo leva sui timori riguardanti la viabilità stradale?“. Ora il dado e tratto e il Comune non fa nulla limitandosi ad accettare supinamente il responso provinciale, da un lato, e, dall’altro, a concertare misure compensative che evidentemente non soddisfano neppure parte della stesa compagine di Giunta».
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«550mila euro, oltre ai lavori per gli sfalci, sono troppo pochi»
Prosegue Deangelis: «Benché il Comune sia componente della Conferenza dei Servizi Provinciale, il tavolo questo, deputato a esprimersi sulla fattibilità o meno del progetto, e non abbia competenza esclusiva su tale fattispecie, avevo lanciato una proposta alla Commissione Lavori Pubblici, (poi approvata all’unanimità, ndr) di lavorare ad un documento politico che, sulla base delle evidenze fattuali e dei dati oggettivi, avrebbe portato alla sintesi delle diverse posizioni tra le parti all’approvazione di indirizzi da avanzare in sede provinciale a tutela dell’ambiente e del nostro territorio, oltreché delle realtà produttive vicine alla nuova fornace…. ciò premesso, chiedo all’assessore Rossi (Rapporti col Consiglio e Urbanistica), annoverato tra i favorevoli all’impianto di biometano, di venire a relazionare al Consiglio Comunale quanto prima e alla Presidenza della Commissione competente di tenere apposita audizione di tutte le parti interessate per fare il punto ed adottare gli eventuali provvedimenti conseguenti».