ValeMado, 8 mesi a Tonetto. “Nessuna minaccia o aggressione”
I fatti dopo il ritorno di Coppa Italia con il Castellazzo. Il patron: "Non sono una persona violenta. Farò ricorso"
VALENZA – Otto mesi di inibizione a Flavio Tonetto, 500 euro di multa e squalifica del campo della ValenzanaMado. Pesante il verdetto del giudice sportivo per i fatti al termine della gara di ritorno del secondo turno di Coppa Italia di Promozione, tra gli orafi e il Castellazzo, qualificato grazie al 2-1
In base al rapporto dell’arbitro, come emerge nella motivazione pubblicata sull’ultimo comunicato della Figc Piemonte – Valle d’Aosta, Tonetto – che della società rossoblù è vicepresidente e proprietario – avrebbe tenuto un “comportamento inqualificabile, con tentata aggressione fisica ai danni dell’arbitro e degli assistenti, insulti e gravi minacce“.
Tonetto è entrato nell’area riservata senza avere l’autorizzazione a farlo, perché non inserito nella distinta, e già nell’intervallo ha contestato alcune decisioni della terna. A fine partita Tonetto ha di nuovo raggiunto il terreno di gioco, avvicinandosi al direttore “minacciandolo di morte e cercando di colpire con un pugno uno dei collaboratori, senza riuscire a raggiungerlo”. Minacce che, sempre secondo la relazione esaminata dal giudice, Tonetto avrebbe “ripetuto all’ingresso degli spogliatoi”. Per la sanzione- inibizione fino al 9 giugno 2023 – la carica ricoperta da Tonetto (vicepresidente) è stata considerata una aggravante.
Ma il patron non ci sta. “Non sono una persona violenta. Sono uno che vive il calcio in maniera molto passionale, dagli spalti posso urlare, ma mai ho anche solo pensato di alzare le mani nei confronti di un’altra persona. Minacce di morte? Mai pronunciate: ho contestato l’operato, troppe decisioni penalizzanti nei confronti della mia squadra, ma ciò di cui mi si accusa non corrisponde al vero. Ho una reputazione, costruita con il mio lavoro e con il mio impegno nel calcio, un calcio che ha bisogno di persone appassionate che investono: sono un dirigente ‘caldo’, anche nel dopo gara di Coppa ho espresso il mio pensiero e le mie critiche con toni un po’ forti, ma certi comportamenti e certe parole che mi vengono imputate sono lontane anni luce e da me”.
Perà qualcosa è successo, visto che la terna ha chiesto l’intervento dei Carabinieri. “Ho commesso due sbagli: entrare in campo, e invece dovevo restare al mio posto in tribuna, e non aspettare l’arrivo dei Carabinieri, perché con loro avrei chiarito come erano andati i fatti. Andare via è stato un errore”. Dopo la squalifica sportiva, adesso teme una denuncia? “Intanto sto cercando un filmato, da allegare al ricorso, che permetta una corretta ricostruzione dei fatti e provare, in sede federale, la mia posizione. La denuncia? Spero di no, per la mia attività e perché non ho né inseguito, né minacciato, né picchiato nessuno”.