Pozzo chiuso per inquinamento da cC6O4, si teme l’emergenza idrica
Sospesi i lavori della linea con Alessandria: si va verso il razionamento. E i sindaci scrivono ad Amag
MONTECASTELLO – Giornata all’asciutto – quella di ieri – per il paese che due anni fa ha dovuto chiudere il pozzo d’acqua potabile perché inquinato da PFAS (era stato trovato anche e soprattutto il cC6O4). L’acqua – come ha spiegato ieri il sindaco Gianluca Penna – è tornata a sgorgare dai rubinetti nel pomeriggio, per poi rifermarsi verso sera. Le frazione “da 24 ore sono senza”.
Dopo la chiusura del pozzo, Montecastello è allineato in gran parte con Valle San Bartolomeo “con una linea ormai vecchia – spiega Penna – e insufficiente e che doveva essere cambiata con i lavori ora sospesi”. Gianluca Penna ringrazia i tecnici reperibili di Amag che da ieri sono al lavoro per risolvere la situazione (e i guasti) e che informano il sindaco tempestivamente – Questa mattina, lunedì, solo la frazione Camarelle era ancora senza acqua.
La lettera dei sindaci
Solo giovedì scorso i sindaci di Montecastello e di Pietra Marazzi avevano scritto ai vertici Amag.
“Il territorio di Montecastello e Pietra Marazzi, per motivi legati alla chiusura del pozzo in regione Isorella causata dall’inquinamento da Pfas, risulta in costante situazione di emergenza. Grazie al collegamento mediante la rete idrica proveniente da via dazio e quindi da Valle San Bartolomeo, si è sopperito a tale criticità. Purtroppo l’attuale situazione climatica e il periodo estivo, provocherà a breve, inevitabilmente, l’attuazione di ordinanze finalizzate alla limitazione del consumo dell’acqua da parte della popolazione interessata. Nei mesi scorsi tale situazione è stata portata in sede di incontro presso l’Egato 6 al fine di condividere strategie e attività finalizzate al potenziamento dei collegamenti con la rete Alessandria. In particolare, oltre ai lavori di rifacimento della rete nel territorio di Valle San Bartolomeo, è stata prevista la realizzazione di un adeguato, nuovo e più efficace collegamento tra Pietra Marazzi e Pavone, che ad oggi è ancora in fase di progettazione e quindi cantierabile, se non sopraggiungono intoppi, a partire da quest’anno”.
Sospensione lavori
Non solo: “Dagli organi di informazione siamo venuti a conoscenza della sospensione anche dei lavori di rifacimento della rete idrica di valle San Bartolomeo già presentati e programmati. Non entriamo nel merito delle motivazioni che hanno indotto a tale decisione, ma ci preme sottolineare che tale situazione coinvolge non solo la popolazione di Valle San Bartolomeo ma tutto il territorio tra Pietra Marazzi e Montecastello, abitato da circa 1.200 persone. Gli interessi delle attività agricole o delle attività commerciali, ovviamente legittimi, si scontrano con il rischio di una limitazione ad un vasto territorio di un bene primario quale l’acqua, nel caso di guasti o rotture sulla vecchia rete. Ci chiediamo se tutto ciò poteva essere meglio programmato a tempo debito. Le attività agricole seguono un ciclo temporale be determinato, come le aperture delle attività commerciali quali ad esempio le piscine”.
“Pertanto – è la conclusione – le nostre amministrazioni, a nome delle proprie comunità, chiedono una maggiore attenzione nelle scelte programmatiche e di essere coinvolte maggiormente al fine di condividere decisioni che possono ricadere sull’intero territorio, nonché si chiede quali misure sono state elaborate nel caso di eventuali interruzioni della fornitura dovute alla rottura della vetusta rete”.