Il consiglio provinciale chiede la Giornata della Lingua Piemontese
L'ordine del giorno votato martedì scorso
ALESSANDRIA – Nella seduta del 31 maggio il Consiglio Provinciale di Alessandria ha approvato un ordine del giorno presentato dalla Lega per l’istituzione di una ‘Giornata della Lingua e della letteratura piemontese’, analogamente a quanto è stato fatto, a partire dal marzo 2020, con la ‘Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri’ per l’italiano.
Nel documento si evidenzia che il Piemonte è una terra ricca di storia e cultura che ha trasmesso nei secoli un’eredità storica, artistica, letteraria e linguistica che, ad oggi, rischia di andare perduta qualora non vengano poste in essere azioni anche simboliche di salvaguardia.
Di qui la richiesta alla Regione Piemonte di istituire una Giornata della Lingua e della Letteratura Piemontese da tenersi ogni anno. L’iniziativa era nata nel marzo del 2020 dalla lista civica e autonomista Progetto Villamiroglio Mpp, ed è stata votata nel marzo dello stesso anno dal consiglio comunale di Villamiroglio.
Poi è stata proposta a diverse amministrazioni tra cui Tortona, Villanova Monferrato, San Giorgio Monferrato, Mombello Monferrato, Villadeati, Fubine Monferrato in provincia di Alessandria e tra quelle in altre realtà piemontesi spiccano Chieri, Carmagnola e Moncalvo. Complessivamente sono una ventina gli enti locali che hanno sinora aderito alla proposta, mentre Alessandria è la prima provincia.
L’ordine del giorno è passato con il voto favorevole del presidente Enrico Bussalino e dei gruppi del centro-destra, mentre dai banchi centro-sinistra si è scelto per l’astensione.
«Ringrazio il Presidente Bussalino, il gruppo della Lega ed il centro-destra – dice Massimo Iaretti, consigliere con delega all’Identità Piemontese a Villamiroglio e proponente l’iniziativa con il consigliere Emiliano Racca – perché questo è un bel passo avanti ed un contributo ad un’iniziativa che guarda al recupero dell’identità culturale piemontese, nel rispetto di tutto e di tutti. Mi spiace che le altre forze politiche, a partire dal Pd non abbiano colto o voluto cogliere o non abbiano compreso lo spirito di questo cammino che non vuole essere divisivo o mettere delle bandierine da una parte o dall’altra. La lingua e la letteratura piemontese sono patrimonio di tutti. E lo dimostra il fatto che anche amministrazioni di governate dal centro-sinistra l’abbiano votata. Davvero un peccato ed un’opportunità persa».