A Mirabello protagonista il ciclismo con il memorial ‘Amleto Giarola’
Domenica 8 la competizione per omaggiare lo storico sportivo originario del paese
MIRABELLO – Appuntamento ciclistico di grande rilievo a Mirabello domenica 8 maggio, con la prima edizione del ‘Memorial Amleto Giarola’: una corsa su strada a carattere nazionale riservata alle categorie Élite e under 23, che vedrà la partecipazione di circa 170 atleti, alcuni dei quali atleti promettenti a livello nazionale e anche internazionale. Un evento particolarmente significativo per il paese monferrino, perché abbinato alla memoria di uno sportivo mirabellese che fu protagonista ad alti livelli.
La partenza della gara è prevista alle 13 da piazza Libertà, quindi la competizione si svolgerà su un tracciato complessivo di circa 154 km che si sviluppa attraverso i territori limitrofi di Valenza, San Salvatore e Lu-Cuccaro (con la ripetizione di 8 giri ad anello di 19.3 km l’uno) per concludersi con l’arrivo al traguardo di via Roma. Un evento sportivo che a Mirabello mancava dal 28 maggio 2011, quando il paese ospitò la tappa regionale della cronometro ‘Bracciale del Cronoman’ che vide protagonista l’allora 16enne Filippo Ganna.
«A distanza di diversi anni, siamo particolarmente felici di tornare a ospitare un appuntamento ciclistico di eccellenza intitolato a una figura straordinaria di ciclismo epico, non solo nel valori sportivi ma anche e soprattutto in quelli morali, quale è stato Amleto Giarola. Per Mirabello questo evento rappresenta un appuntamento sportivo di prestigio e una bella opportunità di essere ‘vetrina’ del territorio monferrino, ma non solo. Ci ricorda quanto la tradizione ciclistica abbia rappresentato tanto in passato per il nostro paese, allo stesso tempo le due ruote possono essere una parte importante per un futuro sviluppo sostenibile del nostro territorio in cui crediamo tanto» spiega il sindaco Marco Ricaldone.
Chi era Amleto Giarola
Classe 1908, Amleto Giarola è stato un ciclista professionista di buon livello, conosciuto per le sue doti di velocista, grazie alle quali arrivò a partecipare più volte al Giro d’Italia e alla Milano-Sanremo tra la fine degli anni ’20 e l’inizio degli anni ’30. Una carriera promettente che ebbe purtroppo un triste epilogo durante la Milano-Sanremo del 1932, con un grave incidente lungo la discesa del Turchino che purtroppo lo costrinse all’ amputazione della gamba sinistra. Conclusa prematuramente la carriera sportiva, Amleto fece ritorno al paese natio dove aprì una piccola bottega di manutenzioni e riparazioni di biciclette e visse fino al 1989, anno in cui morì. La sua figura carismatica rimase tuttavia ampiamente riconosciuta nell’ambiente ciclistico, al punto da ricevere un omaggio simbolico importante durante una tappa del giro d’Italia in cui la carovana ciclistica si fermò davanti alla bottega per tributargli un saluto.