Giovanni Omodeo, l’uomo delle escursioni
Morto ieri a 84 anni. Ex orafo, è stato un trascinatore del Cai di Valenza
VALENZA – Che poi, mica te lo puoi aspettare che muoia uno come Giovanni Omodeo. Ti sembra di quelli che ci siano sempre stati e che ci saranno sempre. Scattante a trainare il gruppo. Oppure, più probabilmente, in fondo, a dar man forte a chi rimaneva indietro, perché sui sentieri di montagna succede.
Oppure a farti mettere in posa, perché c’era da immortalare l’evento. E allora… tu stai più in qua, tu più in là. E… “avete visto in che bel posto vi ha portato il Cai di Valenza?”. Era la sua domanda tipica, che avrebbe fatto anche sotto il diluvio. Perché lui, Giovanni, l’entusiasmo non lo perdeva mai. Già, perché “cosa vuoi che siano quattro gocce?”, e comunque “dai che siamo quasi arrivati”.
Domani l’addio
Un ottimista sorridente. Uno che aveva sempre una parola buona. Senso dell’ironia e amicizia. Aveva lavorato da Crova, prima che l’azienda venisse assorbita da Bulgari. E del mondo dell’oreficeria valenzana sapeva molto. Ma il meglio lo dava con il Cai: chissà quante escursioni avrà collezionato, quante vette avrà visto, quanti gli scarponi consumati.
Giovanni Omodeo se n’è andato a 84 anni, all’ospedale di Casale, dov’era ricoverato. Lascia la moglie e un figlio. Stasera, martedì, alle 19.30 sarà recitato il rosario alla parrocchia del Sacro Cuore; la tumulazione è prevista per domani alle 15 a Rivarone.
Mancherà a una città che gli ha sempre voluto bene, con ottimi motivi.