Musica, parole e ricordi. Yel e Fabio per sempre a Valenza
VALENZA – «Le diversità di genere ci sono e rientrano nella normalità dell’umanità. Yel-Fabio Bosco è orgoglioso di appartenere alla storia di questa scuola». Le parole di Giovanni Bosco, il padre, hanno chiuso la cerimonia di questa mattina all’istituto Paolo e Rita Borsellino di Valenza. Un evento, organizzato dal preside Maurizio Carandini, per ricordare un’artista (scomparsa lo scorso agosto) che tanto ha dato alla città del gioiello e che da oggi sarà per sempre ricordata in un angolo nel cortile, con sgabelli e due targhe con i suoi testi. Erano in tanti oggi per ricordare prima Fabio e poi Yel, il suo percorso e il suo testamento di musica, racconti, testimonianze (anche della sorella Marcella). Si sono alternate canzoni e interventi, letture e aneddoti.
«Qui si fa la verità, diciamo le cose per quello che sono – un passaggio del dirigente scolastico – Il significato è il grande ringraziamento per una persona meravigliosa che è nato Fabio e purtroppo è morta Yel, che ha lasciato un segno profondo in tutti i noi, per il suo senso estetico, per la sua cura e il suo amore per l’arte e la scrittura, solo qui poteva essere ricordato in questo modo, perché è una scuola, e la scuola è la scuola di tutti e per tutti».