Al Borsellino di Valenza gesti e azioni per la pace in Ucraina
Le 'sanzioni' decise dal preside Maurizio Carandini, che da lunedì ogni giorno lavorerà mezzora all'aperto, sotto la lapide della Liberazione
VALENZA – Il preside del comprensivo Paolo e Rita Borsellino, Maurizio Carandini, da sempre attento alle evoluzioni della geopolitica, annuncia una serie di iniziative in merito al conflitto in corso in Ucraina.
Un elenco di ‘sanzioni per la pace in Ucraina’ – così le chiama – che in realtà sono buone pratiche «per testimoniare con fermezza il nostro comune desiderio di pace per il popolo ucraino. Con il progetto eTwinning siamo, dallo scorso anno, in contatto con una scuola ucraina e ciò ci fa vivere ancor di più il senso di vicinanza e amicizia. Abbiamo così deciso di pensare a ‘sanzioni’ o per meglio dire ad ‘auto sanzioni’; gesti e azioni per gridare con tutto il fiato stop alla guerra!».
Quattro punti che tutta la comunità scolastica sarà chiamata a osservare da lunedì 28 febbraio: «Invieremo le nostre intenzioni alle donne e agli uomini che occupano posti di potere e che in questi giorni devono prendere decisioni importanti per testimoniare la nostra presenza e vicinanza».
- Tutte le classi dell’Istituto, dalle 9, osserveranno un minuto di silenzio, raccoglimento, meditazione, preghiera;
- Maurizio Carandini, il preside, ogni giorno, dalle 9 alle 9.30, svolgerà il proprio lavoro all’esterno della sede di Viale Oliva 14 posizionandosi sotto la lapide marmorea posta a ricordo del 29 aprile 1945, data della Liberazione;
- Ognuno di noi si impegnerà a compiere almeno un gesto di pace al giorno;
- Sul sito della scuola verrà aperta una sezione dedicata alle frasi, riflessioni inviate da alunni e/o famiglie.