«Vaccino efficace al 97% contro il ricovero in rianimazione»
Covid: il professor Bianchi analizza i dati forniti dalla Regione Piemonte
In base ai dati forniti dalla Regione Piemonte – ultimo aggiornamento venerdì 31 dicembre 2021 – oltre 2/3 delle persone ricoverate in terapia intensiva nelle strutture del territorio non sono vaccinate.
La tabella ufficiale, che distingue tra chi ha ricevuto e non ha ricevuto il siero, prende anche in considerazione l’età dei pazienti: abbiamo chiesto a Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, di analizzare più nel dettaglio questi numeri e il quadro che ne emerge merita di essere approfondito.
“Al di là di numeri assoluti e percentuali (77 ricoverati non vaccinati, 72% e 30 vaccinati, 28%) ci sono una serie di considerazioni interessanti da fare – sottolinea il docente – a cominciare dalle classi di età: tra coloro che non hanno ricevuto nemmeno una dose, per esempio, risultano al momento in rianimazione anche due persone appartenti alla fascia 30-39 anni e 6 alla fascia 40-49 anni. Per quanto riguarda i vaccinati, invece, si va dai 50 anni in su e il riferimento è a un quadro clinico complicato a causa di patologie pregresse”.
Bianchi, però, sottolinea anche un altro aspetto. “Appare utile verificare le incidenze relative, dalle quali emerge che nella fascia 50-59 anni è ricoverato in terapia intensiva un vaccinato ogni 100mila persone, mentre i non vaccinati sono 31 su 100mila. Nella fascia 60-69 il rapporto è due contro 43, in quella 70-79 2.5 contro 56, in quella 80-89 uno contro 26″.
In conclusione, che cosa emerge da questa analisi? “Elaborando tutti i vari rapporti, si ottiene l’efficacia del vaccino, che protegge al 97,3% dal rischio di essere ricoverati in terapia intensiva. E questa considerazione vale per tutte le fasce di età e per tutti i tipi di vaccino. Nelle fasce 30-39 anni e 40-49 anni raggiungiamo addirittura il 100%, mentre per per i 50-59 e 60-69 ci ‘fermiamo’ al 96%. Al momento in Piemonte, se consideriamo l’intera popolazione, anche la fascia 0-4 anni che non è vaccinabile, l’81,3% ha ricevuto almeno una dose, mentre il 19% non ha aderito alla campagna vaccinale. Mi auguro che queste percentuali possano migliorare ulteriormente”.