«I dati peggiorano, ma rimane buono il contesto generale»
Le consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
Questa volta il peggioramento indicato dai dati generali coinvolge anche il Piemonte. Ma il contesto resta nel complesso buono.
A sottolinearlo è Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «bisogna fare subito una precisazione importante: la tendenza è chiaramente al peggioramento, ma solo se rapportata al recente passato, perché se noi invece prendiamo come parametro i numeri di novembre 2020, non c’è assolutamente confronto. Oggi raccontiamo di una crescita relativa a contagi, ospedalizzazioni e decessi, ma le cifre restano comunque contenute. Con qualche caso limite, per esempio Asti».
Per quanto riguarda la classifica relativa all’incidenza ogni 100mila abitanti, l’Italia raggiunge quota 63 e supera nettamente il Piemonte e la Lombardia (rispettivamente a 49 e 48), con Alessandria che chiude il gruppo a 41. Asti, come anticipato da Bianchi, è addirittura a 71 ed è di gran lunga la peggiore realtà piemontese.
«In termini di numeri assoluti – osserva il docente – il Piemonte sale da 1582 a 2098 contagi settimanali, il 33% in più contro il 5% del precedente aggiornamento: sono 300 casi al giorno in media e il traino è rappresentato da Torino, che contribuisce con 350 unità, ma in proporzione, alla luce delle dimensioni ridotte, fanno più impressione gli incrementi di Asti e di Biella, rispettivamente 57 e 54. Alessandria va bene nel bilancio settimanale, ma ha un rendimento anomalo e soggetto a forti oscillazioni».
Si sentono i primi effetti sugli ospedali: le terapie intensive salgono da 21 a 25 e raggiungono un indice di saturazione pari al 4% (soglia critica per entrare in zona gialla al 10%) e i ricoveri ordinari sono 224, 36 in più, con tasso di occupazione al 3,8%. In questo caso, va ricordato, il limite è fissato al 15%».
«Gli asintomatici sono al 60% – aggiunge il professore – gli extra protocollo salgono dall’11 al 12% e il tasso di positività aumenta allo 0,6%. I decessi? 14 in una settimana, 5 nell’Alessandrino».
In provincia i contagi settimanali scendono da 179 a 167, e la media è di 24 casi al giorno. I guariti arrivano a 159, con i nuovi positivi che crescono di sole tre unità per un totale di 373. «Interessante la situazione nei centri zona – conclude Bianchi – con Alessandria città che è in leggerissima salita, a 72, mentre vanno male Casale, che si spinge fino a 33, e pure Novi, che raggiunge Ovada a 29. Tortona in lieve flessione».