Le parti sono ancora troppo distanti. Se ne riparlerà il 4 novembre
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Orafi, soldi, contratti e problemi
Valenza, domani la manifestazione in piazza. Un settore complicato
VALENZA – Più o meno in contemporanea al vertice di Federorafa, con all’ordine del giorno anche il contratto di orafi e argentieri scaduto da tempo, gli orafi e gli argentieri manifestano in piazza. Succede, a quanto risulta, nei vari distretti produttivi, da Vicenza ad Arezzo. E anche Valenza, malgrado la “sindacalizzazione” degli addetti sia bassissima, c’è chi alza la voce.
E’ già stato fatto qualche settimana fa, in piazza Gramsci. Stavolta si sceglie piazza Statuto dove, domani, giovedì, alle ore 17, si farà volantinaggio per trovare sostegno a una legittima pretesa: quella dell’adeguamento del contratto. Federorafa è partita da un aumento di 77 euro mensili da spalmare in più anni (25 euro, 25 euro e 27 euro); Cgil, Cisl e Uil, e in particolare le sigle del settore metalmeccanico chiedono 130 (sempre in più anni). Un primo avvicinamento c’è stato, ma le parti sono ancora molto distanti.
Da qui la protesta, che coinvolge direttamente Valenza. Sul “mondo orafo”, il nostro giornale ha avviato un’inchiesta (un’altra puntata sull’edizione di venerdì) per cercare di capire il momento, alla luce di contraddizioni piuttosto marcate: il lavoro c’è, è notevolmente aumentato, ma manca la manodopera. E’ solo una questione di paghe? La formazione professionale sta svolgendo il proprio compito al meglio? Dove bisogna investire? La tradizione “famigliare” si è persa del tutto o c’è qualcosa di recuperabile? In che misura incidono i grandi brand?
Sono domande che prescindono dal contratto, ma che è necessario porsi se si vuole garantire futuro a un distretto dal passato glorioso e dal presente zeppo (appunto) di interrogativi.