«Tendenza al rialzo, ma la crescita dei casi rimane contenuta»
Le consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente Upo
La tendenza a un aumento dei contagi è confermata, anche se è opportuno fare alcune valutazioni. A cominciare dal fatto che il quadro generale resta buono.
Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, nel ‘leggere’ i numeri della pandemia evidenzia che «il rialzo della curva relativa ai contagi è un dato di fatto, anche se in Piemonte il ritmo di crescita è inferiore rispetto a quello dell’Italia. I dati, in ogni caso, sono ancora nel complesso rassicuranti e non si registrano effetti su ospedalizzazioni e decessi. Questa crescita è sicuramente influenzata dall’effetto Green Pass, la corsa al tampone per permettere di lavorare a chi non è vaccinato: per alcuni esperti potrebbe essere anche un aspetto positivo, in quanto il test rapido va a ‘scovare’ i tanti asintomatici. E in questo modo migliora il tracciamento».
Nella graduatoria che fotografa l’incidenza ogni 100mila abitanti, l’Italia passa in testa a quota 41, poi Piemonte e Alessandria a 37, mentre la Lombardia resta nelle retrovie, a 26. A livello regionale il dato migliore è quello di Biella, 19, il peggiore si registra invece a Torino, 41.
Se invece analizziamo i numeri assoluti, il Piemonte sale da 1206 a 1581 casi settimanali, 375 in più e 226 al giorno di media. «L’incremento in percentuale – osserva Bianchi – è pari al 31% e a trainare c’è ovviamente Torino, che contribuisce con 262 episodi in più. Male anche Vercelli, tutte le province tranne Cuneo evidenziano una crescita, anche se non particolarmente marcata».
Gli asintomatici scendono di poco e sono al 58%, gli extraprotocollo sono stabili al 13% e anche il tasso di positività è fermo allo 0,4%. Inferiore a quello nazionale.
Rispetto a martedì scorso sono stati processati 370mila tamponi, una media di 53mila al giorno.
Per quanto riguarda gli ospedali, come detto, la situazione resta tranquilla. «I posti occupati nei reparti di terapia intensiva sono sempre 20 – conferma il docente – e il tasso di occupazione rimane bassissimo, al 3,2%, e considerazioni analoghe vanno fatte anche per i ricoveri ordinari. I decessi scendono da 15, che era un picco, a 11».
Per quanto riguarda la nostra provincia, i contagi settimanali salgono da 122 a 151, con un incremento di 29 unità. «La media giornaliera è 22 – chiarisce il professore – e non ci discostiamo particolarmente da quelli che erano i precedenti aggiornamenti. Da noi il ritmo di crescita della curva è inferiore alla media regionale, si evince anche dal confronto delle variazioni percentuali: nell’Alessandrino siamo al 20%, contro il 40% di martedì scorso, il Piemonte invece è al 31%. In questa fase assistiamo a una leggera, quanto fisiologica, frenata del numero dei nuovi guariti, perché dopo un picco di 170, ora siamo a 120. I decessi? Due in più».
I nuovi positivi aumentano di 29 unità, raggiungendo il totale di 317. «Molto bene Alessandria città, che conferma la discesa e arriva a 66, mentre Ovada, che nei giorni scorsi era stata interessata da un aumento dei contagi, sale fino a 40. Migliora la situazione a Casale, che scende a quota 35, al quarto posto troviamo invece Tortona, con 17. Il quadro resta in generale buono, attendiamo ulteriori riscontri».