In Sinagoga una domenica dedicata a Leone Ginzburg
La presentazione del libro che ne ritrae la vita alle 16
CASALE – Domenica 24 nella Sinagoga di Casale sarà protagonista la figura di Leone Ginzburg: alle 16 verrà infatti presentato il libro ‘L’intellettuale antifascista’ (Neri Pozza Editore) a lui dedicato. Verrà fatto quindi un ritratto dell’intensa quanto breve vita dell’ebreo russo-italiano, consumatasi fra il 1909 e il 1944 fra Odessa, dove nacque, in una agiata famiglia israelitica, Torino, dove crebbe, e Roma, dove a Regina Coeli trovò la morte nel Braccio del carcere controllato dai nazisti, ai quali era stato consegnato dai fascisti italiani.
L’evento è organizzato dalla Comunità Ebraica cittadina in collaborazione con l’Anpi di Valenza e Casale e vedrà la partecipazione dell’autore Angelo d’Orsi, già Ordinario di Storia del pensiero politico all’Università degli Studi di Torino, Direttore di ‘Historia Magistra’. Rivista di storia critica’ e di ‘Gramsciana’, rivista internazionale di studi su Antonio Gramsci.
Insieme a lui ci saranno Marco Sigaudo, docente di Religione Cattolica (oggi alla Scuola Trevigi di Casale) che ha approfondito la storia della Francia di Vichy ed è autore di diversi interventi sul tema della Shoah e di pubblicazioni riguardanti la storia locale del Monferrato legata al Fascismo e Risorgimento, e Giovanni Bosco, membro del Consiglio Provinciale Anpi, Presidente della sezione Anpi di Valenza.
Il libro è una biografia molto dettagliata di Leone Ginzburg: attraversa i luoghi dove ha vissuto la propria formazione (La Versilia, Torino) e le amicizie (Norberto Bobbio era il suo compagno di banco al liceo D’Azeglio). D’Orsi ricostruisce poi il suo lavoro editoriale presso la Casa Einaudi, di cui fu fondatore con Giulio e con Cesare Pavese.
L’opera di Angelo d’Orsi ci restituisce, in modo integrale, toccandone ogni aspetto, una splendida figura d’intellettuale, che alla carriera accademica, alla quale era naturalmente portato, preferì l’azione diretta per la libertà di tutti, fino a pagarne le conseguenze con la sua stessa vita. In un’epoca in cui gli intellettuali si piegarono, nella quasi totalità, al potere mussoliniano, Ginzburg rappresentò la splendida eccezione.