Icardi: “La Regione vuole acquisire l’ex Mauriziano per potenziare la sanità sul territorio”
Oggi il sindaco Oddone dall'assessore alla sanità
VALENZA – «L’obiettivo è arrivare a chiudere la trattativa con la Fondazione Mauriziano entro fine anno, in modo da essere pronti ad avviare i lavori nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza». Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, annuncia l’intenzione della Regione di acquisire la proprietà dei presidi sanitari di Lanzo e Valenza per potenziare l’offerta sanitaria sul territorio.
«Con la Fondazione Mauriziano – continua l’assessore Icardi – abbiamo concordato sull’individuazione del Dipartimento di architettura, ingegneria delle costruzioni e dell’ambiente costruito del Politecnico di Milano per eseguire la valutazione “commerciale” dei due presidi finalizzata alle scelte future relative ai due immobili, e la predisposizione di uno studio di pre-fattibilità (inizialmente sul presidio di Valenza) sulle modalità di recupero funzionale degli immobili, anche alla luce dei lavori di ristrutturazione e di adeguamento ai requisiti di sicurezza e antisismici richiesti per la completa fruibilità delle strutture. La relazione di estimo sarà disponibile entro l’estate, dopo di che si procederà con la trattativa per il passaggio di proprietà dalla Fondazione Mauriziano, per la quale si tratta di beni non più pienamente rispondenti ai suoi attuali obiettivi, alla Regione, che invece ha la necessità di sviluppare i servizi sanitari sul territorio».
Gli sviluppi della situazione sono stati comunicati oggi al sindaco di Valenza, Maurizio Oddone, direttamente dall’assessore Icardi, nel corso di un incontro nella sede dell’Assessorato alla Sanità, a Torino.
«Sono soddisfatto delle modalità e dei tempi con cui l’Assessorato sta affrontando l’annosa questione del nostro presidio sanitario – dichiara il sindaco di Valenza, Maurizio Oddone -, nella riunione con l’assessore sono stati affrontati anche i temi del potenziamento dei servizi ambulatoriali e dell’attivazione del Punto di primo intervento, sempre nell’ottica di una decisa implementazione dei servizi di assistenza sanitaria sul territorio».