Unesco, Valenza c’è
Presentata in pompa magna la candidatura "di tutta la città". Realizzate qui le medaglie olimpiche?
VALENZA – Deputati, senatori, imprenditori. Ma è “tutta la città” a essere impegnata per la candidatura Unesco di Valenza, che vuole rientrare nel novero delle “città creative” nel settore del design.
Stamani, a Palazzo Pellizzari (e in diretta web), il sindaco Maurizio Oddone ha presentato il dossier rientrante in un complesso iter, che vede impegnato, oltre al Comune, la fondazione Mani intelligenti (che include 50 aziende), la Camera di commercio e la Fondazione Cassa di risparmio di Alessandria. Partner importante la Fondazione Links, esperta in candidatura Unesco che, tramite Alessandro Portinaro, si è detta ottimista del risultato finale, “anche se non è un percorso facile, resta il fatto che, comunque vada a finire, Valenza ha dato il via a qualcosa di importante” per usare le parole di Alessia Crivelli di Mani intelligenti.
La tradizione di quasi 200 anni, la capacità di innovazione, la presenza di brand, la capacità di fare formazione, l’impegno delle aziende di un distretto che occupa 4.250 persone sono alla base della candidatura, avanzata già con la Giunta Barbero e proseguita con convinzione da Oddone che ha delegato il proprio vice, Luca Rossi, a seguire l’iter.
A sostenere la candidatura, anche i parlamentari alessandrini Riccardo Molinari, Lino Pettazzi, Susy Matrisciano e Massimo Berutti, gli assessori regionali Vittoria Poggio e Andrea Tronzano, il consigliere regionale Mimmo Ravetti.
Il processo è lungo, la battaglia non è agevole. L’impegno di pubblico e privato (senza dimenticare il coinvolgimento diretto delle aziende, degli studenti) può dare risultati importanti. Questa è la convinzione diffusa nella sala del consiglio comunale, dove il sindaco Oddone è riuscito nell’impresa di unire rappresentanti della politica e dell’imprenditoria, senza dimenticare gli artigiani di Valenza che, come ha detto Massimiliano Malvezzi di Cna, “sono stati negli anni gli assi portanti di un progetto come questo”.
Barbara Rizzi del Consorzio DiValenza ha auspicato, infine, che siano realizzate qui le medaglie dei Giochi olimpici invernali che si disputeranno a Milano e a Cortina del 2026.