I primi passi del Volley a Valenza
VALENZA – Il racconto dei primi passi del volley a Valenza sembra quasi la cronaca di un piccolo mondo non troppo antico. Cinquant’anni sono tanti e appaiono niente.
Siamo all’inizio degli anni ’70 e anche a Valenza si sviluppa considerevolmente la pratica sportiva femminile. L’apertura del palazzetto dello sport nel 1972 favorirà presto la crescita di certe discipline sportive quali la pallavolo.
Negli ultimi tempi all’oratorio maschile è presente un gruppo di giovani appassionati di questo sport quali Zulato, Bongiorno, Perotto, Vanin ed altri; sono affezionati spettatori e supporter dell’Alessandria Volley Ball Club, ma pronti ad impegnarsi per iniziative locali.
Visto l’interesse per questa fiorente disciplina, nel marzo del 1972, l’assistente Don Franco Farenga con gli appassionati citati, prendono l’iniziativa di dare vita ad un gruppo valenzano di pallavolo femminile la cui sede viene posta presso l’oratorio femminile, luogo pertanto presto pressato da gare e allenamenti; quindi, nella stagione 1972-73, viene perfezionata l’affiliazione alla FIPAV del gruppo di pallavolo femminile aggregato all’Unione Sportiva Fulvius.
Gli allenamenti al chiuso si tengono presso la palestra della Scuola Media Pascoli; l’attività è semplicemente amatoriale, come se ci fosse difficoltà nel coniugare il gioco con l’agonismo sportivo e, solo nella primavera del 1973, si disputano gare ufficiali dei Giochi della Gioventù, che vengono sostenute nella palestra VV.FF. di Alessandria. Nella schiera delle pallavoliste in erba ci sono: Pinuccia Angelini, Pina Barone, Paola Boveri, Paola Deambrogio, Valeria Gaggi, Antonella Listi, Lorella Scovassi, Maria Spano, Sandra Temprin.
Nello stesso periodo un altro gruppo di ragazze, di età superiore e provenienti per la maggior parte dal Liceo Scientifico (sorto da poco), si avvicinano a questa disciplina sportiva manifestando l’intenzione di intraprendere la pratica in modo ufficiale, creando quindi una nuova società: la White Star. Il tecnico di questa squadra è un insegnante di origine cilena: Oscar Perez.
Inizialmente appartengono a questo gruppo le atlete Maria Rosa Barberis, Maria Grazia Borsalino, Fabrizia Cavallero, Mary Frascarolo, Cinzia Meta, Bruna Pasino e le sorelle Laura, Maria Luisa e Carla Garrè. Ben presto si aggiungono alla compagine Elsa Cogorno, Rita Conte, Raffaella Rasca e Olga Garrè.
Le due squadre partecipano a tornei locali con molto entusiasmo e, prima di ogni altra cosa, con tanta voglia di giocare per divertirsi. I risultati sul piano competitivo sono irrilevanti, ma il fatto importante è il consolidamento di questi due gruppi di ragazze che, sul finire della stagione, si aggregano rendendo stabile e vigorosa la nuova neonata società sportiva “Valenza Pallavolo Club”.
La nuova squadra, rafforzata dalla fusione, nella stagione 1974-75 partecipa al campionato di Promozione Provinciale con l’euforia dell’inizio, per un’impresa nata quasi per scherzo. Giovane e con un potenziale tutto da scoprire, la compagine comincia a dare le prime soddisfazioni, sia sul gioco sia sui risultati, lasciando intravedere un buon avvenire. Guidate sempre dal trainer Oscar G. Perez ci sono le giocatrici Angelini, Arcidiacono, Bazzan, Conte, Cogorno, Frascarolo Vilma e Mary, Scovassi, Manenti, Garrè. Il ristretto e volenteroso gruppo dirigente è formato dal presidente Pierangelo Panelli, da Gastone Michielon e dal factotum Gianpaolo Zulato. Nel frattempo, con pazienza, cresce anche il vivaio locale: un dettaglio sullo sfondo, ma non di poco conto.
L’annata 1976-77 è quella delle vittorie importanti. Il primo posto nel nuovo campionato di Seconda Divisione Provinciale, dove è stata inserita la squadra, consente di partecipare al concentramento delle vincitrici dei tornei provinciali per il passaggio alla Prima Divisione Regionale ottenendone la promozione. Fra le migliori valenzane in campo Vilma Frascarolo e Giusy Arcidiacono, ma anche le altre non sono da meno: Lorella Scovassi, Laura Garrè, Monica Benvenuti, Rita Conte, Elsa Cogorno, Marina Panzin, Carla Manenti, Antonella Teia, Patrizia Mortarini e Daria Dalla Mura. Sono anni meravigliosi decorati da successi e dalla passione giovanile di queste ragazze, indelebili nella memoria futura.
La pallavolo femminile locale, con una crescita così celere, sta uscendo dalla “riserva” di un bacino di appassionati per spiccare il volo; queste giovani sono le promotrici del “boom” di questa disciplina a casa nostra.
Nonostante le defezioni dell’allenatore Perez e di alcune atlete, oltre l’impatto con un nuovo campionato tanto impegnativo, la squadra dei trainer Vecchio e Zulato si mantiene unita e, strizzata a dovere con duri sacrifici (si fa per dire), riesce a conservare il diritto di restare nel campionato di Prima Categoria Regionale: ha avuto il grande merito di non mollare. Decisive per la salvezza le ultime due gare della poule salvezza (sei squadre) che portano le vittorie sull’Aurora Venaria per 3 a 2 e a Ivrea, sempre per 3 a 2, dopo essere stati in svantaggio per 2 a 0.
Nella stagione 1978-79 ritorna Perez, rientrano due giocatrici importanti e il rilancio è assicurato. Sulla scia dei successi femminili, anche i maschi valenzani si sono svegliati. Inizia in questa stagione l’attività della Pallavolo maschile D. Galimberti, condotta dall’appassionato Michielon, diventerà nel 1982-83 Gruppo Sportivo Alpini, ma si spegnerà presto.
Il torneo di Prima Categoria Regionale Femminile 1979-80 (che dopo tre anni sta ora stretto alla dirigenza locale) vede in lizza diverse pretendenti alla vittoria finale, ma contro le valenzane tutte devono soccombere. Galvanizzata dal clima competitivo (si assegnano i posti in C1 e C2), questa squadra è uno schiacciasassi con un misto di euforia e ossessione.
Queste le giocatrici: Elsa Cogorno, Daria Marina Dalla Mura, Vilma Frascarolo, Carla (Ciarly) Manenti, Marina Garbarino, Monica Benvenuti, Marina Panzin e poi le più giovani e brave Barbara Gastaldello, Chiara Squarise, Anna Zucchelli.
Nel 1980-1981, in un clima euforico e per la prima volta, Valenza partecipa ad un campionato nazionale di pallavolo: la C1. Intanto, dopo discussioni e difficili trattative, il sodalizio si trasferisce al Circolo Libertas presso la sede DC in Via Cavallotti 26. La società sportiva prende una nuova denominazione: Libertas Pallavolo Valenza. In seguito faranno il loro ingresso diversi nuovi dirigenti, la sede verrà trasferita alla Madonnina e si adeguerà anche la denominazione. È un mondo che cambia, anche se in modo contraddittorio.
Sarà un percorso esaltante che porterà questo sodalizio in serie B2 nel 1997-98 e, quasi con un prodigio, all’apogeo nel 2000-2001 conquistando addirittura la B1, un diritto poi ceduto a malincuore per motivi economici, poco gradito dai tifosi.
La A.S.D. Pallavolo Valenza continuerà a partecipare ai campionati FIPAV e a svolgere una funzione sociale di assoluta importanza in questa città, permettendo a tante giovani di dedicarsi a questa pratica sportiva e di maturare quelle attitudini fisiche ed educative, che solo lo sport, soprattutto in giovane età, è in grado di creare e far ricordare.
In questo sodalizio sono ancora oggi presenti certi lodevoli protagonisti della sua storia quali Francescato, Frascarolo, Garrè, Zulato e altri. Un gruppo forse troppo antico, ma anche unico; pochi meglio di loro hanno compreso l’utilità e hanno favorito questa pratica sportiva, sono sempre stati parte della Pallavolo Valenza quali dirigenti, giocatori o tecnici, eternamente devoti e mai sufficientemente gratificati.