Fornaro: “Trasparenza sui criteri e massima partecipazione”
Il capogruppo di LeU alla Camera interviene sul tema del deposito delle scorie nucleari
ALESSANDRIA – “Una buona regola sarebbe quella prima di approfondire le questioni e poi prendere posizione e non viceversa. La questione dell’individuazione di un sito di stoccaggio dei rifiuti nucleari non nasce oggi, ma è vecchia di anni. Un sito che dovrebbe ospitare rifiuti nucleari a bassa e media intensità, perché per quelli a più elevato rischio è previsto un sito di stoccaggio europeo”: così il capogruppo di LeU alla Camera, Federico Fornaro, in merito al caso del deposito nazionale delle scorie nucleari, per il quale da Sogin e dal Governo sono stati individuati 67 siti di interesse, tra i quali 6 nella nostra provincia.
La mappa dei siti individuati e tutte le reazioni del mondo politico
“E’ dal 2015 che si attendeva la pubblicazione della mappa dei siti idonei – prosegue – ma tutti i governi che si sono succeduti hanno preferito accantonare il problema mettendo la polvere sotto il tappeto. Il Governo non ha quindi assunto una decisione nel cuore della notte, ma si è assunto la responsabilità di avviare il processo di individuazione del sito idoneo. Un procedimento simile è già stato usato un altri paesi europei e altre nazioni lo stanno adottando. Siamo all’inizio del procedimento e non alla fine, alla decisione ultima. Sul sito www.depositonazionale.it ci sono tutte le informazioni e notizie sull’argomento. Il governo e quindi la politica ad oggi non hanno deciso un bel nulla”.
Secondo l’esponente di LeU, “parte adesso la fase di ascolto dei territori che, se lo riterranno, potranno far valere le loro buone ragioni di contrarietà. Le istituzioni locali e la politica devono chiedere massima trasparenza sui criteri tecnici che hanno portato all’individuazione di quei siti e non di altri. Il processo partecipativo deve essere inoltre vero e non finto. Su questo Sogin e il governo devono dare garanzie vere. Per quanto attiene all’intero territorio della provincia di Alessandria credo sia giusto e corretto chiedere che venga inserito nei criteri di scelta anche quello della densità di siti compromessi (discariche ecc) e che sia valutato il fatto che sul nostro territorio esistono ancora più di 100 siti da bonificare. Dobbiamo quindi mettere in campo serietà e buona politica e non avvelenare i pozzi dell’opinione pubblica con propaganda a buon mercato”.
“La domanda che bisogna sempre porsi – conclude Fornaro – è se per l’oggi e per le prossime generazioni sia preferibile un sito di stoccaggio che mette in sicurezza i rifiuti oppure avere qualche discarica abusiva in cui qualche criminale sotterra questi rifiuti. L’inizio della costruzione del sito, infatti, è ipotizzata per il 2025 e la conclusione per il 2029 con una operatività di almeno 300 anni”.