“L’Rt del Piemonte migliora. Alessandria è lontana dal picco”
ALESSANDRIA – Se dal Piemonte cominciano ad arrivare i primi (timidi) segnali di miglioramento, lo stesso non si può dire per Alessandria. Lo sostiene il professor Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «la nostra provincia è ancora ben lontana, purtroppo, dal picco. I numeri sono ancora alti, troppo alti».
Prima di passare a una valutazione più approfondita delle cifre, bisogna sottolineare che nell’ultimo aggiornamento – quello fornito ieri sera dall’Unità di Crisi – sono stati caricati anche una serie di dati relativi ai giorni precedenti e che derivano dalle Rsa. «Nonostante questo aspetto – sottolinea Bianchi – si possono comunque fare alcune considerazioni, a cominciare da una situazione a livello regionale che sembra procedere verso una stabilizzazione. Certo, il bilancio è ancora pesante, perché parliamo comunque di numeri elevati, ma il rallentamento di Torino e la frenata di Cuneo inducono a un cauto ottimismo. L’indice Rt sta migliorando, è evidente però che non sia ancora sufficiente per guardare al futuro con serenità. Anche perché Alessandria in prima battuta, ma anche Novara e il Vco vanno decisamente male».
Di nuovo le Rsa
In particolare, la nostra provincia negli ultimi sette giorni ha fatto registrare una media di 379 casi quotidiani, nuovo record, così come è un primato negativo il dato relativo ai contagi di ieri, 559. «Sicuramente incidono in maniera pesante le Rsa – chiarisce Bianchi – e il fatto che il fronte si sia nuovamente aperto non è una buona notizia. Altra considerazione negativa legata all’Alessandrino riguarda i decessi, che nell’ultima settimana sono stati addirittura 70. Significa che il tasso di letalità, calcolato su 14 giorni, è passato al 4,8%, mentre nell’aggiornamento precedente era fermo al 2,8%».
Il tempo di raddoppio
Dopo avere descritto un quadro decisamente allarmante, c’è spazio anche per qualche buona notizia. «Le terapie intensive rallentano – conclude Bianchi – ieri sono state solo due in più, e il tempo di raddoppio è salito a 42 giorni, e anche i ricoveri sembrano evidenziare una frenata. La speranza è che, se il Piemonte consolida la stabilizzazione, anche Alessandria possa poi calare. Ma attenzione, lo ribadisco, alle Rsa».