A Valenza il Comune litiga con i cittadini (su Facebook)
Una situazione paradossale
VALENZA – Siamo nel 2020, è più che normale che la comunicazione istituzionale passi dai social. Ci si stupirebbe del contrario. Anche il Comune di Valenza ha perciò, da diverso tempo, una pagina Facebook, si chiama Comune di Valenza e, lo si legge nella sezione informazioni, la gestiscono dall’Urp, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico. Il che è piuttosto logico, visto che lo scopo della presenza sui social di un ente come il Comune è quello di dare informazioni alla cittadinanza.
Da ieri sera a oggi però, nei commenti all’ultimo post della pagina, si è scatenato il caos. Il contenuto che ha dato il via a tutto è la notizia che per Halloween in città si organizzerà qualcosa (dolcetti, scherzetti, danza, musica, fantasy celtico si legge), il tutto in sicurezza. Un canovaccio abbozzato, probabilmente per invogliare a seguire lo sviluppo della cosa, quando saranno forniti ulteriori dettagli.
Commenti positivi, like ed entusiasmo fioccano. Arrivano però anche alcune domande e perplessità, oltre a interventi che mettono in dubbio l’opportunità di eventi del genere, in giorni in cui si è dovuta fare più stringente la morsa dei divieti a contrasto della diffusione del Covid.
E inizia il botta e risposta. Sergio Cresta, consigliere comunale durante il mandato di Barbero, scrive a commento “stiamo scherzando” e da qui inizia un vortice di risposte della pagina, e se Cresta sul suo profilo pubblica la schermata: “Il nuovo corso dell’amministrazione cittadina: ad una critica si risponde con arroganza” denunciando i modi troppo diretti e decisamente informali adottati dai gestori della Pagina, peggio va al candidato (che ha mancato l’ingresso in consiglio comunale per poco) Federico Lanza che viene bloccato, vale a dire che non vede più la pagina sui social (come se fosse a lei invisibile e viceversa): «È assurdo che a una legittima richiesta una pagina istituzionale risponda con questa arroganza, arrivando a bloccare i cittadini».
La situazione fa sorridere, tra altri utenti bloccati e commenti che compaiono e spariscono. Il tutto mentre c’è chi tagga sindaco e vicesindaco, chiedendo se sono a conoscenza della situazione: in pratica il Comune, attraverso i social, sta litigando con i cittadini. I suoi. E li censura pure.