I parlamentari di Valenza
Un nuovo approfondimento sulla storia cittadina
VALENZA – Prima di tracciare un breve profilo dei parlamentari eletti a Valenza, sin dal 1848, può essere utile questa precisazione. Il Collegio uninominale è istituito il 17 dicembre 1860 (periodo 1861-1882, eletto un deputato nel Collegio di Valenza nelle legislature VIII-IX-X-XI-XII-XIII-XIV); il 24 settembre 1882 è costituito il Collegio plurinominale (Alessandria I con più eletti, è soppresso il Collegio di Valenza); torna poi ad essere un Collegio uninominale il 14 giugno 1891 (periodo 1891-1919, un deputato eletto nel Collegio di Valenza nelle legislature XVIII-XIX-XX-XXI-XXII-XXIII-XXIV); il 10 settembre 1919 è istituito il Collegio con più eletti (circ. di Alessandria) con scrutinio di lista a sistema proporzionale.
Lorenzo Gaspare Matteo De Cardenas – Conte di Valeggio, nato a Valenza il 27-11-1791. E’ sindaco di Valenza dal 1840 al 1845 (nel 1844 ospita nel suo palazzo il re Carlo Alberto), dal 10-5-1848 (convalida giuramento) è senatore permanente (di nomina regia) prima dello Stato Sabaudo e poi del Regno d’Italia fino alla morte, avvenuta in Valenza il 18-8-1863. E’ il più rilevante interprete locale dell’area governativa piemontese, mente illuminata vicino alle posizioni liberali democratiche, trova nell’ideale monarchico e nell’azione moderata la sua venatura politica. Ampio d’animo, elevato di pensiero e di prestigio, il conte De Cardenas, fa parte del Senato fin dalla prima formazione del medesimo (“assemblea dei migliori”).
E’ stato membro della Commissione di agricoltura e commercio (7 agosto-29 novembre 1849), della Commissione di finanze (2 gennaio-19 novembre 1850), della Commissione di contabilità interna (27 novembre 1850-27 febbraio 1852) – (29 dicembre 1853-29 maggio 1855) – (12 gennaio-6 luglio 1857) (29 dicembre 1857-14 luglio 1858) – (19 gennaio 1859-21 gennaio 1860)- (31 maggio-28 dicembre 1860), membro della Commissione per l’esame del progetto di legge sull’ordinamento forestale (21 febbraio 1857).
Bartolomeo Campora – Nato a Valenza il 5 luglio 1800, deceduto a Valenza il 29 marzo 1872. Eletto deputato alla I legislatura del Regno di Sardegna (il primo governo costituzionale) che ha inizio l’8 maggio 1848 e si conclude il 30 dicembre 1848. Laureato in giurisprudenza, magistrato, membro della Corte di Cassazione, è il primo inequivocabile erudito onorevole valenzano, eletto con scrutinio uninominale a suffragio ristretto. Fa parte del famoso cosiddetto “partito degli avvocati”. La legislatura dura solo 7 mesi e 23 giorni e si chiude dopo tre proroghe. Presidenti del Consiglio: Balbo, Alfieri, Perrone, Gioberti. Il monarca è Carlo Alberto di Savoia promulgatore dello Statuto due mesi prima (4-3-1848).
Pier Carlo Boggio – Torino, 3 febbraio 1827 – Mare Adriatico, 20 luglio 1866. Avvocato torinese, giornalista e docente universitario, Destra storica moderata, cavouriano. Deputato dal 1857 sino alla scomparsa nella famosa battaglia navale di Lissa nel 1866, durante la Terza Guerra d’Indipendenza. E’ stato eletto nel Collegio di Valenza nell’elezione Generale del 25-3-1860 (VII legislatura del Regno di Sardegna, 2-4-1860 / 17-12-1860, Cavour) con 295 voti su 559 votanti e nel Ballottaggio a Castellamonte. Riconfermato a Valenza nell’elezione Generale del 27-1-1861 (VIII legislatura del Regno, 18-2-1861 / 7-9-1865, Cavour, Ricasoli, Rattazzi, Farini, Minghetti, La Marmora) con 579 voti su 818 votanti e del 29-10-1865 (IX legislatura del Regno, 18-11-1865 sino alla morte, La Marmora) con 603 voti su 1.144 votanti.
Giuseppe De Cardenas – Conte, figlio di Lorenzo, nato a Valenza il 6-11-1821. E’ il vero leader politico della destra storica locale poi centro-destra liberale, con un forte senso dello Stato ed una visione laica della società non in contrasto con la religiosità. E’ eletto alla Camera, quasi all’unanimità dei votanti, nelle Suppletive del 16-7-1866 con 612 voti su 669 votanti (IX, seconda legislatura del Regno a Firenze, 18-11-1865 / 13-2-1867, la più breve, governi di destra storica La Marmora, Rocasoli); nell’elezione Generale del 10-3-1867 con 704 voti su 782 votanti (X legislatura del Regno, 22-3-1867 / 2-11-1870, governi Rattazzi di sinistra storica, Menabrea e Lanza di destra storica) e nell’elezione Generale del 20-11-1870 con 514 voti su 776 (XI legislatura, 5-12-1870 / 20-9-1874, governi di destra storica Lanza, Minghetti).
Luigi Di Gropello Tarino – Con regio decreto del 21 dicembre 1836, il cognome originale “Tarino” è modificato, divenendo: “Luigi Tarino Figarolo di Gropello”. Alessandria, nato il 3-11-1833, morto il 7-6-1904. Conte, liberale, possidente franco, eccentrico e sapiente, la famiglia Figarolo di Gropello dimora in villa Gropella a Valenza sino alla fine del XIX secolo. Nel 1899 vende la proprietà e tutti gli altri beni a Luigi Vaccari. Liberale, membro della Deputazione provinciale di Alessandria, Consigliere provinciale di Alessandria. Dopo tre legislature come deputato, nel 1865 (IX legislatura del Regno, 18-11-1865 / 13-2-1867, La Marmora, Ricasoli), nel 1882 (XV legislatura del Regno, 22-11-1882 / 27-4-1886, Depretis) e nel 1886 (XVI legislatura del Regno, 10-6-1886 / 22-10-1890, Depretis, Crispi), è nominato senatore il 10 ottobre 1892 (XVIII legislatura, 23-11-1892 / 13-1-1895).
Pietro Cantoni – Nato a Sale il 29-11-1818, deceduto a Sale il 30-6-1883. Laurea in giurisprudenza, avvocato è giovanissimo sindaco di Sale, regge con saggezza ed equilibrio l’amministrazione di vari enti. Eletto Deputato al Parlamento per ben quattro legislature del Regno nel Collegio di Valenza, di cui Sale fa parte (1874, XII – 1876, XIII – 1880, XIV – 1882, XV). Appartiene alla sinistra parlamentare e si mette in evidenza per l’enorme energia, l’equilibrio e l’imparzialità.
Felice Majoli – Nato a Valenza nell’ottobre 1838, deceduto a Valenza il 23 agosto 1923. Liberale ortodosso equilibrato, partecipa intensamente alla vita politica comunale di Valenza, viene eletto alla Camera nell’elezione Suppletiva del 29-7-1883, a causa della morte del deputato Pietro Cantoni, (XV legislatura del Regno, 22-11-1882 / 27-4-1886, Depretis) nel Collegio accorpato di Alessandria I (composto da 4 deputati fra cui Di Gropello Tarino). Nella votazione, al fine di un eletto, Majoli ottiene il 44,57% dei voti su 14.266 votanti. Per molti anni riveste la carica di presidente della Deputazione provinciale.
Lodovico Ceriana Mayneri – Nato a Torino nel 1857 da famiglia valenzana, conte, laureato in giurisprudenza, diplomatico liberale, possidente terriero. E’ il capo carismatico dei conservatori autoctoni del Collegio che compenetra in grandezza con la sua schiettezza, sostiene con orgoglioso zelo la difesa del principio di proprietà e gli interessi in agricoltura. E’ costantemente eletto alla Camera nel Collegio di Valenza. Nell’elezione Generale del 6-11-1892 con 3.935 voti su 6.531 votanti (XVIII legislatura del Regno 23-11-1892 / 8-5-1895, sinistra storica Giolitti, Crispi), nell’elezione Generale del 26-5-1995 con 3.706 voti su 4.912 votanti (XIX legislatura del Regno, 10-6-1895 / 2-3-1897, Crispi, Rudinì), nel Ballottaggio del 28-3-1897 con 4.085 voti su 5.677 votanti (XX legislatura del Regno 25-4-1897 / 17-5-1900, Rudinì, Pelloux, destra e militare), nell’elezione Generale del 3-6-1900 con 3.598 voti su 5.788 votanti (XXI Legislatura del Regno, 16-6-1900 / 18-10-1904, Pelloux, Saracco, Zanardelli, Giolitti), nell’elezione Generale del 6-11-1904 con 4.174 voti su 6.698 votanti (XXII legislatura del Regno, 30-11-1904 / fino alla fine). Muore improvvisamente il 18 marzo del 1905, la salma è tumulata a Valenza.
Giusto Calvi – Politico, giornalista, preparato e dotato di grande capacità comunicativa, piace, convince e crea entusiasmo. E’ stato l’uomo politico più eminente di Valenza. Paradigma della lotta sociale d’inizio secolo, spesso travisata dalla passione. E’ nato a Mugarone-Bassignana il 10-5-1865. Fin da giovane è attento alle faccende sociali, alle disuguaglianze del popolo e alle problematiche del proletariato. Con una gran voglia di fare, si aggrega prima al Partito Operaio Repubblicano, poi all’Internazionale Socialista e infine al Partito Socialista Italiano. Si laurea in Lettere Filosofia e Storia a Roma nel 1887. Insegna nel Ginnasio di Valenza e fonda il giornale” Il Gazzettino di Valenza”. Nel 1888 si trasferisce a Buenos Aires (dove nello stesso anno emigrano circa 200 valenzani), rientra a Valenza e torna all’insegnamento nelle scuole tecniche, fonda il giornale socialista valenzano “Avanti”. E’ rimosso dall’insegnamento e va un’altra volta all’estero, negli Stati Uniti, dove dirige diversi giornali. Lì si sposa nel 1897, ma l’anno successivo rientra in Italia. Nel 1900 lo ritroviamo a Milano redattore di “Vita Internazionale” dove rimane per diverso tempo, legandosi al socialismo riformista di Treves. Nel 1905 viene eletto deputato nelle file socialiste nella XXII legislatura (1904-1909): sono votazioni Suppletive per la morte del deputato liberale del Collegio Ceriana Mayneri Lodovico, ed è proprio a Valenza città che Calvi trionfa ottenendo il 63% dei voti. Colpito da una gravissima affezione è costretto ad abbandonare l’impegno, si ritira a Valenza e fonda il nuovo periodico socialista “La Scure” che dirige fino alla morte, avvenuta a Valenza il 17-6-1908. Glorificato come un santo laico, sulla lapide commemorativa, fissata nella sua casa di Valenza, è vergato “In questa casa con fede antica Giusto Calvi poeta cittadino tribuno bandì primo in Valenza la nuova religione della giustizia sociale”.
Michele Ceriana Mayneri – Industriale della seta e banchiere, fratello di Lodovico. Torino, 14-3-1861 / 13-8-1930. Una voce fuori del coro, un’élite politica capitalista irriducibile sovente trascurata, subentra in parlamento dal 1908 al 1909 presidente del Consiglio Giolitti, dopo la parentesi Giusto Calvi, (nella XXII legislatura del Regno che è iniziata il 30-11-1904 e terminerà il 8-2-1909). Pertanto per il Collegio di Valenza Camera in questa legislatura sono stati eletti: primo Lodovico Ceriana Mayneri, poi Giusto Calvi, infine Michele Ceriana Mayneri.
Alberto Merlani – Nato a Valenza il 12-1-1855, vive soprattutto a Torino, avvocato repubblicano – socialista amico di E. De Amicis. Ideologicamente vicino alla classe operaia, ma di ceto borghese. E’ eletto alla Camera dei Deputati nell’elezione Generale del 6-11-1892 (XVIII legislatura del Regno 23-11-1892 / 8-5-1895, sinistra storica Giolitti, Crispi) nel Collegio di Torino III. E’ consigliere comunale a Torino nel 1904. Viene rieletto al Parlamento nell’elezione Generale del 7-3-1909 nel Collegio di Valenza con 3.394 voti su 6.071 votanti (XXIII legislatura del Regno, 24-3-1909 / 29-9-1913, Giolitti, Sonnino, Luzzati, Giolitti). Dotato di forza retorica sobria, ma persuasiva, ha un solido rapporto con le cooperative e con il gruppo socialista valenzano privo da poco del suo condottiero; in Parlamento è molto apprezzato per la sua formazione e il rigore appassionato.
Domenico Brezzi – Alessandria, 5-7-1870 / Torino, 24-1-1928. Avvocato, deputato liberale democratico, apostolo dell’agricoltura con spirito profondamente cristiano. Viene eletto nel Collegio di Valenza (19 Comuni) il 26-10-1913 con il 59% dei voti (XXIV legislazione del Regno, 27-11-1913 / 29-9-1919, Giolitti, Calandra, Borselli, Orlando, Nitti), il 16-11-1919 nella lista Liberale, Coll.Circ. Alessandria (XXV legislazione del Regno, 1-12-1919 / 7-4-1921, Nitti, Giolitti), il 15-5-1921 nella lista Blocco, Coll.Circ. Alessandria (XXVI legislazione del Regno, 11-6-1921 / 25-1-1924, Giolitti, Bonomi, Facta, Mussolini).
Paolo De Michelis – Politico, poeta autodidatta. Nasce a Valenza il 24-02-1889, laddove muore il 26-03-1961. E’ un operaio orafo che aderisce nel 1904 al Partito Socialista Italiano (PSI). Nel 1914 è consigliere comunale e un anno dopo segretario generale della Camera del Lavoro di Alessandria della C.G.d.L. divenendo uno dei più rappresentativi organizzatori sindacali della provincia. Collabora attivamente come pubblicista a numerosi periodici locali, tra cui “La Scure” di Valenza.
Viene eletto alla Camera nelle elezioni politiche del 16-11-1919, Coll.Circ.di Alessandria (XXV legislatura del Regno, 1-12-2019 / 7-4-1921, Nitti-Giolitti), le prime con il sistema proporzionale (a Valenza il Partito Socialista ottiene il 67% dei voti) e, per le sue riconosciute doti di organizzatore, è nominato segretario del gruppo parlamentare socialista alla Camera dei deputati. Rimasto nel partito socialista dopo la scissione comunista del gennaio 1921, nella pungente controversia tra le correnti interne si schiera con la fazione “centrista”, che cerca di conciliare le posizioni dei riformisti turatiani con quella dei massimalisti di Serrati
Nel 1922 aderisce allo PSU che raccoglie gli espulsi dallo PSI massimalista di Giacomo Matteotti, con cui ben presto scaturisce un robusto legame che lo porta a divenire suo segretario particolare sino al tragico assassinio. Nel 1925 è segretario della sezione romana e, dopo lo scioglimento del partito (novembre 1925), ritorna a Torino, operaio e poi venditore volenteroso. In Piemonte ricopre lo spinoso incarico di segretario della sezione regionale del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (PSLI).
Abbandonata l’attività politica durante il ventennio, dopo l’8 settembre partecipa attivamente alle riunioni del locale Comitato di Liberazione Nazionale che opera nel comprensorio Casale-Valenza. Per questa sua attività resistenziale viene arrestato nel marzo del 1944 e condotto nel carcere di Torino.
In seguito alla Liberazione del Paese, diventa segretario della Federazione Provinciale Alessandrina e nelle elezioni della Costituente del 02/06/1946 viene eletto con 16.733 preferenze. Ritorna a ricoprire la carica di segretario del gruppo socialista che aveva svolto prima del Fascismo. Dopo la scissione di Palazzo Barberini e la fondazione del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (PSLI), erede del PSU pre-fascista, diversamente della maggior parte degli ex riformisti, decide di non aderire allo PSLI per proseguire la sua militanza nel Partito Socialista.
Incarna l’ideale di una vita interamente spesa per la politica, accanto a questa ha nutrito la passione per la poesia e per la sua terra sfoggiando diverse pubblicazioni.
Francesco Tassinari – Sindacalista, contadino autentico e spiccio con la terza elementare, nato a Bassignana il 16-11-1877, ma abitante a Valenza. Assessore comunale, eletto deputato socialista il 16-11-1919 (XXV legislatura del Regno, 1-12-2019 / 7-4-1921, Nitti-Giolitti) con il massimo delle preferenze (26.000) nel Collegio provinciale di Alessandria e rieletto nel 1921 (XXVI legislatura del Regno, 11-6-1921 / 25-1-1924, Giolitti-Bonomi-Facta-Mussolini), rimane in Parlamento sino all’avvento del Regime.
Con un cuore colmo d’affetto per il suo popolo e una forte impronta sociale democratica è indotto di frequente ad un certo estremismo; poco simpatico alla borghesia, egli esibisce una naturale schiettezza rurale contro il birignao dei politicanti. Mai eclissato, con lo scatenarsi dello squadrismo fascista, subisce le solite violenze verso gli sgraditi.
Livio Pivano – E’ stato uno dei più rilevanti esponenti dell’antifascismo alessandrino. Nasce a Valenza il 3 giugno 1894, muore ad Alessandria il 4 febbraio 1976. Diplomatosi ragioniere, si laurea in filologia romanza presso l’università di Heidelberg. Invalido di guerra, durante la Grande Guerra si guadagna tre medaglie al valore, quattro croci di ferro e la fama di capitano più giovane dell’esercito italiano.
Si schiera inizialmente con il fascismo così alle elezioni del 6-4-1924 (XXVII legislatura), sostenuto dal locale movimento “battistino”, viene eletto deputato nella Lista Nazionale dominata dai fascisti (la quale ottiene in Provincia il 59,32% dei voti), ma dopo il delitto Matteotti muta radicalmente opinione sull’operato di Mussolini e si converte a fianco dell’opposizione.
Durante il Regime è privato del passaporto politico e sottoposto a diverse angherie. Aderisce al Partito d’Azione e, alla crisi del fascismo, è tra i principali esponenti della Resistenza in Piemonte. Nel novembre 1943 viene arrestato e a marzo riottene la libertà. Il 28 febbraio 1945 è nuovamente messo in gattabuia a Valenza, ma riesce in modo rocambolésco a fuggire: cosa facile da dirsi, meno probabile da realizzarsi. Nei giorni della Liberazione è nominato prefetto del CLN e, dopo estenuanti trattative, ottiene la resa dei nazifascisti a Valenza. Pochi mesi dopo deve dare le dimissioni per contrasti con gli Alleati. Nel 1946 viene eletto membro della Consulta nazionale, successivamente abbandona il Partito d’Azione e aderisce al movimento di Concentrazione Democratica, fondato da Parri e La Malfa. Dopo la sconfitta nelle elezioni del 1948, si ritira dalla vita politica. E’ stato autore di vari saggi, novelle e romanzi.
Luciano Lenti – Nato ad Alessandria il 2-2-1924, deceduto a Valenza l’otto giugno 2007. Autorevole personaggio politico valenzano. Comunista, col piglio del leader per antonomasia, conduce per circa un ventennio il Comune di Valenza quale sindaco (dal 1956 al 1964 e dal 1972 al 1983). Nelle elezioni del 28-4-1963 (IV legislatura 16-5-1963 / 4-6-1968, Leone, Moro, Moro, Moro) è eletto alla Camera con oltre 16.000 preferenze ed è riconfermato il 19-5-1968 (V legislatura, 5-6-1968 / 24-5-1972, Rumor, Rumor, Rumor, Colombo, Andreotti). E’ l’estensore della Legge sui metalli preziosi. Partigiano della resistenza, laureato in chimica, imprenditore di un banco di Saggi Analisi Metalli Preziosi è stato un’apprezzabile collezionista d’arte.
Luigi Buzio – Nato a San Salvatore M. il 26-4-1915, politico sorretto e accompagnato dall’esperienza, nel dopoguerra è segretario della Camera del Lavoro di Valenza. Socialdemocratico, diviene collaboratore di Romita e di Saragat, segretario della federazione provinciale, assessore provinciale, presidente dell’Istituto autonomo case popolari di Alessandria, vice segretario nazionale, assessore e vice presidente della Provincia. Senatore dal 1968 al 1983 nelle legislature della Repubblica: V-VI-VII-VIII. Muore il 3-6-1996.
Daniele Gaetano Borioli – Nato l’otto maggio 1957 ad Alessandria. Uno dei più autorevoli e arguti esponenti della sinistra valenzana e provinciale, che mastica politica da alcuni decenni con forte dignità; attualmente (2020) è il Tesoriere regionale del PD. E’ stato Consigliere provinciale dal 1990, assessore Provinciale poi vice presidente dal 1995 al 2005 e tra il 2005 e il 2010 assessore regionale. Nel 2011 diventa segretario provinciale del Partito Democratico e il 24 febbraio 2013 è eletto senatore della Repubblica (XVII Legislatura, 15-3-2013 / 22-3 2018, Gentiloni, Renzi, Letta).