Covid al Cellini: in 30 in isolamento ma situazione sotto controllo
La dirigente Stasi aggiorna sulla vicenda
VALENZA – Frena ogni allarmismo plaudendo alla grande organizzazione messa in campo all’istituto scolastico la neo dirigente del Cellini Barbara Stasi nell’aggiornare sul caso di positività di uno studente (per ragioni di privacy omettiamo di indicarne il sesso anche se, per comodità di esposizione, ci riferiremo a lui utilizzando il maschile) della quinta dell’Itc Noè di Valenza.
«La situazione è sotto controllo grazie alla formazione e alla preparazione di tutta la scuola. Si tratta del primo caso ma, in questa strana normalità, non sarà l’ultimo» spiega la Stasi.
Lo studente si è contagiato al di fuori del territorio cittadino. Nel momento in cui ha scoperto che una persona con la quale era entrato in stretto contatto si stava sottoponendo al tampone, pur asintomatico, si è messo in isolamento preventivo contattando la scuola. Scoprendo che la persona con cui era entrato in contatto aveva ricevuto un esito positivo dal tampone, il giovane vi si è sottoposto a sua volta. All’esito positivo del tampone allo studente la scuola, che già stava seguendo la vicenda, ha attivato i protocolli del caso, sottoponendo a sanificazione gli ambienti interessati e – in costante contatto con le autorità sanitarie preposte – a isolamento preventivo, in attesa del tampone, tutte le persone interne all’istituto che con il ragazzo erano entrate in contatto: docenti, personale, studenti. «Poco meno di trenta persone» chiarisce la preside.
Ieri, quando la notizia è stata comunicata agli interessati, un piccolo gruppo è comunque giunto a scuola in cerca di informazioni: «Gli studenti sono stati accolti in uno spazio esterno, nel quale sono entrati in contatto solo con persone con le quali erano già entrati in contatto. Tutto si è svolto in sicurezza. Plaudo al senso di responsabilità del ragazzo, che con la sua scelta (doverosa nda) di comunicare fin dall’inizio l’evolversi della situazione ha garantito la massima tutela di compagni di classe e personale» conclude la Stasi.