“Il Piemonte risale, trascinato da Torino. Ma da noi va meglio”
ALESSANDRIA – Qualcosa sta iniziando a cambiare. Se nel consueto punto sull’andamento dell’epidemia si era parlato per qualche settimana di una sorta di stabilizzazione, ora cominciano a delinearsi fattori eterogenei. Lo sostiene Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, che analizza «la situazione a livello nazionale, dove purtroppo aumenta l’incidenza dei contagi ogni 100mila abitanti: oggi siamo a 18 episodi, un dato che deve allarmare e che è condizionato soprattutto dai numeri di Lombardia, Veneto, Campania, Lazio e Toscana. Il Piemonte? Siamo a 13,4 casi ogni 100mila abitanti, sotto la media nazionale, ma con tendenza all’aumento. Alessandria, sotto questo aspetto, fa registrare un calo, perché siamo a quota 8,3. Il tutto grazie allo sgonfiamento degli episodi registrati a Solero, a Felizzano e in ospedale».
Passando a una valutazione legata alla regione, nella settimana conclusa ieri il Piemonte è passato da 521 a 582 nuovi episodi, con un aumento di 61 unità.
«In tre fanno l’80%»
Cosa emerge da un’analisi più dettagliata? Bianchi spiega che «è decisivo il contributo di Torino, Novara e Cuneo: l’80% dei nuovi positivi è circoscritto a queste tre province, Torino addirittura da sola fa il 58%. Alessandria è invece scesa da 46 a 35 casi settimanali, una media di 5 al giorno. Siamo lontani dai minimi storici di luglio, ma i dati sono comunque più che accettabili, anche se serve fare grande attenzione. I positivi, infatti, continuano a crescere, dal momento che si sono un po’ fermate le guarigioni (35-20). E poi vanno considerati in prospettiva altri fattori di rischio, quali l’aumento della età media e l’autunno che è oramai dietro l’angolo».
Sorpasso Emilia
Interessante prendere in considerazione le tipologie di nuovi contagi: Bianchi chiarisce che «scendono gli asintomatici, che passano dal 72 al 67%, aumentano i sintomatici extra protocollo, oggi già al 25%. Non è una bella notizia, ma era inevitabile alla luce di numeri così elevati. E aumentano i ricoveri: per ora non si registra una grande pressione sulle terapie intensive, che nell’ultima settimana sono scese di due unità. Per quanto riguarda i decessi, Alessandria allunga lo score a 40 giorni senza registrarne. Infine una curiosità: il Piemonte non è più la seconda regione in fatto di numero assoluto di casi. C’è stato il sorpasso dell’Emilia Romagna, domenica a +1, ieri a +60».