La Milano – Sanremo passa da Alessandria
Per la prima volta niente Novi, Ovada e Tortona. Il no dei sindaci della Liguria
ALESSANDRIA – Prima il balletto delle date, fino a quella definitiva, 8 agosto. Adesso la novità del percorso: una rivoluzione per la Milano – Sanremo, la classicissima che si corre dal 1907, vinta per sei volte da Costante Girardengo.
Ben 13 sindaci delle città della si sono opposti, per problemi di viabilità e per il cluster, nei giorni scorsi, nel Savonese: hanno detto sì solo in tre, fra cui quello di Imperia e quello di Sanremo. Il traguardo è salvo, come lo sono la Cipressa, a 22 chilometri dall’arrivo, e il Poggio, a 10. Ma tutto il resto cambia e Alessandria sarà attraversata dai corridori così come Valenza, mentre Tortona, Novi e Ovada saranno tagliate fuori.
Rcs, che organizza, ha perso il confronto con i primi cittadini: la carovana non passerà sul tragitto storico, ma la corsa si farà, segno di rinascita, come quel 19 marzo 1946 quando Coppi andò in fuga già sul Turchino (un’altra ‘vittima’ della rivoluzione decisa oggi) e all’arrivo, nell’attesa di tutti gli altri, la Rai trasmise “musica da ballo”.
Aumentano i chilometri, da 291 a 299, ma solo i 40 finali in Liguria. Molte le variazioni: ritrovo al Castello Sforzesco di Milano, il via da Corsico, lungo la Vigevanese. Per la prima volta si passa da Alessandria, poi Asti, Alba, Fossano, Ceva, l’asperità del colle di Nava, con cinque chilometri di salita per arrivare a quota 934, passaggio che può fare selezione. Poi verso Imperia, in discesa, per ricongiungersi, finalmente, al tracciato originario fino allo striscione a Sanremo.
Fra i più sorpresi Massimo Rava, che guida il team Shimano dell’assistenza tecnica. “Un cambio di programma dell’ultima ora: ancora non sappiamo i dettagli e mancano poco più di 10 giorni al via. Immagino anche il disorientamento delle squadre”.