Caso De Lellis: interviene la Different Class
Nessuna beneficenza chiariscono, di fatto implicitamente "scaricando" le responsabilità sulla De Lellis
VALENZA – Sul “Caso De Lellis” interviene anche la Different Class Jewelry, l’azienda milanese produttrice dei bracciali che l’influencer Giulia de Lellis aveva promosso su Instagram dichiarando che tutto il ricavato della loro vendita sarebbe stato devoluto agli orafi valenzani (mentre sul sito internet dell’azienda non vi era nessuna menzione alla beneficenza).
Del caso, dopo l’indignazione del Consorzio del marchio orafo DiValenza, che aveva dato mandato all’avvocato Massimo Grattarola di tutelarlo, si erano interessati anche il deputato Lino Pettazzi e il senatore Massimo Berutti.
Mentre Barbara Rizzi, presidente del DiValenza, ad oggi non ha ancora presentato denuncia querela per truffa in quanto Grattarola è stato contattato dall’avvocato della De Lellis per addivenire a una soluzione transattiva, finalmente la Different Class, dopo diversi giorni di attesa, ha fornito la sua versione dei fatti attraverso una nota stampa diffusa oggi.
Nessuna beneficenza chiariscono, di fatto implicitamente “scaricando” le responsabilità di aver usato parole sbagliate sulla De Lellis, autrice evidentemente – questo si deduce leggendo la nota della Different Class – di un errore.
L’azienda conferma che i bracciali sono fatti a Valenza. Il bracciale «“Nuba” nasce da un’idea di Milena Bernocco, direttrice delle gioiellerie Different Class, e dal proposito di sostenere le fabbriche di Valenza messe in ginocchio dall’emergenza Covid attraverso la realizzazione di un prodotto rigorosamente artigianale e interamente made in Italy» spiegano.
«Abbiamo contattato le influencer e i personaggi pubblici che conoscevamo chiedendo loro di aiutarci a promuovere il progetto e a sostenere in questo modo un settore che è patrimonio di tutti. Ma non con la beneficenza, bensì con il lavoro, nel quale gli artigiani di Valenza sono maestri indiscussi e leader mondiali. La mia è un’azienda piccola, composta da persone semplici ma dal cuore grande. A questo progetto le mie collaboratici hanno aderito subito con generoso slancio e forte determinazione riuscendo a coinvolgere con il loro appassionato trasporto così tante persone – conoscenti, amici, influencer, personaggi famosi – da riuscire a dar lavoro ad alcune fabbriche valenzane» chiarisce la Bernocco.
Sulla vicenda interviene anche Marcello Giansante, titolare della valenzana Giansante Gioielli, che al progetto della Different Class ha aderito: «Una giusta causa che sta dando sollievo a tante aziende di Valenza In un momento difficile come questo, il bracciale di Different Class rappresenta un’iniziativa di solidarietà e collaborazione tra produttori e consumatori più che benvenuta. Un’occasione per comprare un gioiello completamente Made in Italy, prodotto interamente dagli artigiani di Valenza e accessibile a tutti, sia per il prezzo che per la vestibilità. Grazie a tutti gli amici e agli influencer che hanno creduto in questa giusta causa che ci permetterà di superare questo momento e di tornare ad essere forti come prima».