«Sull’agente positivo al Covid il sindaco Barbero riferisca in consiglio»
Lo chiedono gli esponenti valenzani di Fratelli d'Italia
VALENZA – In questi giorni si è appreso di un caso positivo al Corona Virus (Sars Cov 2) di un componente il Corpo di Polizia Locale di Valenza, così come di altri cinque agenti in quarantena. Sulla vicenda interviene anche Fratelli d’Italia: «Il Sindaco deve venire a riferire in Consiglio Comunale sull’accaduto e, in particolare, sulle scelte eventualmente disposte per ridurre al massimo il rischio contagio negli ambienti istituzionali, soprattutto se aperti – questi – al pubblico e se soggetti ad un frequente scambio di rapporti professionali tra gli impiegati dei diversi settori comunali».
«Ci aspetteremmo» – affermano Angelo Spinelli e Alessandro Deangelis – «un’azione decisa da parte del primo cittadino, così come auspicato dalle rappresentanze sindacali, soprattutto nella direzione di una sanificazione straordinaria degli spazi giornalmente occupati dai dipendenti, tanto a loro tutela e delle loro famiglie, quanto a salvaguardia di quei cittadini che per lavoro o per necessità si trovano a stazionare periodicamente negli uffici comunali».
Se già, in luogo dell’emergenza appena decretata a marzo, i due rappresentanti del Partito di Giorgia Meloni, avevano richiesto maggiore trasparenza al Primo Cittadino sui numeri dell’emergenza Covid a Valenza, alla luce di questo specifico episodio «chiediamo che il Sindaco si impegni ad aggiornare puntualmente la popolazione con dati periodici e chiari sulla proliferazione del Virus (positivi, deceduti, guariti, ecc.), stante l’avvio della cosiddetta Fase 2, e favorisca la massima trasparenza su quelli che sono i rischi di contagio in seno al Comando di Polizia Locale, perché gli Agenti che giornalmente si spendono per la sicurezza della Comunità possano assolvere con tutte le garanzie al proprio compito. Ai cinque agenti in quarantena va tutta la nostra vicinanza, così come all’agente ora ricoverato, perché possano rimettersi presto e bene!».
Infine, «chiediamo con forza, all’Amministrazione di comunicarci con quale cadenza vengano pulite le aree urbane di passaggio, gli spazi verdi, le aree ludico aggregative e le strade. Questo perché in molti punti della Città si rinviene la copiosa presenza di dispositivi di protezione individuale (nella fattispecie, guanti monouso e mascherine) abbandonati dopo l’utilizzo. Riteniamo che a questi casi di poca attenzione e di poca educazione civica, si debba tuttavia rispondere con interventi solerti: la pulizia degli spazi urbani è la riposta secondo noi più efficace, se non altro come ulteriore misura di contrasto a potenziali proliferazioni virali, a salvaguardia soprattutto delle fasce più deboli della popolazione.