Giovanni Vincenti e la moglie davanti alla Corte d’Assise il 4 maggio
Lui è in carcere ad Ivrea, lei è libera. Nell'esplosione della cascina morirono tre Vigili del Fuoco
ALESSANDRIA – Giovanni Vincenti e la moglie Antonella Patrucco compariranno davanti alla Corte d’Assise di Alessandria il prossimo 4 maggio. Il Procuratore capo Enrico Cieri e il sostituto Elisa Frus, contestano alla coppia l’omicidio doloso plurimo, le lesioni volontarie, il crollo doloso, la truffa all’assicurazione e la calunnia (nei confronti del vicino di casa).
Per l’accusa sono responsabili della morte dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Alessandria Marco Triches, Matteo Gastaldo e Antonino Candido, e del ferimento del caposquadra Giuliano Dodero, del collega Luca Trombetta e del Carabiniere Roberto Borlengo.
Giovanni Vincenti, in concorso con la moglie, ha collocato nella magione di Quargnento di via San Francesco d’Assisi al numero 5, complessivamente sette bombole piene di gas gpl, con due timer a batteria: all’1.30 del 5 novembre scorso avrebbero dovuto provocare un’esplosione con il conseguente crollo delle strutture. Ma uno di quei timer, per errore, scattò a mezzanotte provocando un primo crollo. Vincenti, per l’accusa, non avvertì i soccorritori delle altre bombole con timer già programmati. Per quel silenzio Vigili del fuoco e Carabinieri andarono incontro al loro drammatico destino.
L’uomo (difeso dagli avvocati Laura Mazzolini e Vittorio Spallasso) è rinchiuso ad Ivrea, in una struttura idonea all’assistenza psicologica e psichiatrica. La moglie (assistita dall’avvocato Caterina Brambilla) è libera: il Gip ha ritenuto ci fossero a suo carico gravi indizi ma non le esigenze cautelari, quindi per lei nessuna misura restrittiva.
Il Comune di Quargnento e il vicino di casa dei Vincenti intendono costituirsi parte civile con gli avvocati Giuseppe Lanzavecchia e Davide Daghino.