Omicidio Ambra: convalidato il fermo di Michele Venturelli
Il Gip ha riconosciuto le aggravanti dei futili motivi con dolo d?impeto, crudeltà e relazione sentimentale
VALENZA – Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo di Michele Venturelli, 46 anni, l’uomo che ha confessato di aver ucciso Ambra Pregnolato: ha riconosciuto le aggravanti dei futili motivi con dolo d’impeto, la crudeltà e la relazione sentimentale.
La confessione è stata ritenuta la conferma di ciò che già sapevano gli inquirenti. Il difensore, avvocato Luca Lamborizio, aveva però spiegato come l’arma del delitto sia stata ritrovata proprio grazie alle dichiarazioni dell’uomo sentito sabato pomeriggio (25 gennaio) all’ospedale di Alessandria dove era stato ricoverato a seguito del tentato suicidio messo in atto lungo la ferrovia nei pressi del ponte Tiziano. Confessione e tentativo di suicidio sarebbero stati dunque, per la difesa, la conseguenza della presa di coscienza del terribile atto che aveva appena commesso.
Il delitto di Ambra Pregnolato è stato commesso venerdì mattina, a Valenza, in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, si presume tra le 8 e le 10. Sarà però l’autopsia (eseguita questa mattina) a dover stabilire con certezza l’ora e la dinamica dei colpi inferti alla donna che presentava gravissime ferite alla testa.
Secondo quanto raccontato da Venturelli, proprio quella mattina Ambra Pregnolato gli aveva comunicato l’intenzione di troncare la relazione, e di non voler lasciare il marito.