Brutti voti a scuola? Non giochi la partita di campionato
La scelta - che piace a tutti - dell'Alessandria Volley. Il presidente Bernagozzi intervistato anche da Caterpillar
ALESSANDRIA – La scuola, per i giovani atleti dell’Alessandria Volley, deve venire prima di tutto. Perché, al di là dello sport e dell’attività fisica – che restano fondamentali – è il futuro quello a cui devono guardare.
Così, chi ha una pagella insufficiente, o qualche compito in classe o interrogazione andati male, non viene convocato per la partita di campionato: è un regolamento interno che la società di pallavolo adotta ormai da qualche anno, come confermato dal presidente Mauro Bernagozzi anche alla trasmissione Caterpillar di Rai Radio 2 nel pomeriggio di giovedì.
«Per noi – sono le sue parole – la formazione viene prima di tutto. I nostri giovani lo sanno per cui chi non fa i compiti o ottiene voti insufficienti non gioca poi nel fine settimana. È importante che ragazze e ragazzi sappiano organizzarsi, ma devo dire che casi complicati non abbiamo dovuto affrontarne. Anche grazie alla bravura degli allenatori, con cui hanno tutti un bellissimo rapporto».
Sono oltre 700, in tutta la provincia sotto il marchio Evo Volley, i tesserati del club, dei quali quasi la metà (ben 325) come Alessandria Volley: «Le varie squadre, dalle giovanili alla serie C, svolgono allenamento ogni giorno dal lunedì al venerdì – racconta ancora Bernagozzi – I risultati, sia sul campo che dietro ai banchi, sono molto soddisfacenti, quindi la strada intrapresa è quella giusta».