Novità verso il Museo orafo
VALENZA – E’ stata una seduta tranquilla, anche se non proprio ‘balneare’ quella di mercoledì sera del consiglio comunale.
L’amministrazione di Gianluca Barbero non ha praticamente avuto intoppi sulla delibera relativa agli assestamenti di bilancio, passata con i voti della maggioranza e l’astensione di tutte le opposizioni, mentre sull’assestamento relativo all’Uspidalì, come già in altre occasioni il provvedimento ha visto anche il disco verde della Lega e di Forza Italia e le sole astensioni di Luca Merlino e del Movimento 5 Stelle.
Poi, nel rispondere, ad un’interrogazione della Lega su quale sia la situazione del Museo dell’arte orafa a Valenza, il vice sindaco ed assessore alla cultura Costanza Zavanone ha evidenziato che si tratta di una questione annosa e complessa che si trascina da almeno 30 anni.
Di qui ha ricordato l’impegno dell’amministrazione nel costruire il sito ‘Archviorafivlaenza’, con la conseguente apertura di un ‘Museo virtuale del gioello valenzano’ liberamente visitabile a livello internazionale, collegato ad un portale del ministero dedicato alla valorizzazione del Made in Italy.
La Zavanone ha poi sottolineato che non esiste nessun museo civico dell’oreficeria in Italia, quello di Vicenza è in collaborazione con una società privata, mentre gli altri esistenti sono aziendali.
Di qui la decisione di individuare, per ora, un luogo da dedicare alla collocazione della raccolta degli Amici del Museo ai fini della costruzione di un Centro di documentazione propedeutico al Museo nel complesso dell’ex convento di San Domenico, noto anche come scuola Carducci.
«Sulla facciata di via IX Febbraio è quasi pronta la sistemazione del portichetto in cui sarà allestito un laboratorio di primo Novecento, nel chiostro interno è prevista la sistemazione di alcune macchine storiche usate nella produzione orafa, come quelle già in esposizione permanente al Centro comunale di cultura, mentre in altri locali si costruirà un vero e proprio archivio, chedarà un ordine scientifico al numeroso materiale aziendale conservato» ha detto nel rispondere l’assessore alla cultura.